Respiro, dunque sono

Possiamo vivere per giorni senza mangiare e bere ma appena pochi minuti senza respirare. Il processo della respirazione viene descritto come uno scambio di sostanze gassose. Nei polmoni il sangue cede all’aria anidride carbonica e ne riceve ossigeno. Lo yoga sostiene però che oltre all’ossigeno noi assorbiamo dall’aria qualcosa di più: un’energia sottile, chiamata prana, con la quale ci carichiamo a ogni atto respiratorio. È difficile definirla con formule chimiche o osservarla con strumenti scientifici. Basti pensare alle sensazioni entrando in un luogo che per molto tempo era rimasto chiuso. Se analizzassimo quell’aria, scopriremmo che l’ossigeno è presente nelle solite proporzioni, ma allora perché ci si sente soffocare o si ha la sensazione di respirare un’aria “morta”.

La risposta è perché manca di prana, di energia vitale. Al contrario in riva al mare quando respiriamo a pieni polmoni subito ci sentiamo pervadere di vitalità, non soltanto per l’aria pulita e fresca, ma soprattutto perché inaliamo prana. Attraverso la pratica di tecniche respiratorie, Pranayama, possiamo imparare a controllare il respiro migliorandone la qualità ed agendo in maniera positiva sull’intero organismo. Quando il respiro è ansioso e superficiale anche la mente è agitata. Quando il respiro è tranquillo anche la mente si rasserena seguendo il respiro.

Laureata in Lingue, appassionata di yoga diventa insegnante Hatha E-RYT 200 Yoga Alliance, approfondisce i suoi studi in Italia e all’estero diventando insegnante di Yoga Spinale, Femminile, Yin ed in Gravidanza. Apre a Jesolo lo Studio Anahata per condividere l’esperienza e la gioia della pratica organizzando corsi ed eventi in un ambiente accogliente. Il suo motto è: lo yoga è la cosa migliore che puoi fare per te stesso e per gli altri. Per scrivere a Szilvia Dombovari: www.yogajesolo.it

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