Una boccata d’ossigeno
È molto frequente che il cane respiri in modo affannoso: questo tipo di strategia è utile per diversi scopi. In fisiologia, quindi, quando tutto funziona correttamente, la respirazione affannosa serve come termoregolazione, per disperdere il calore in eccesso, dato che il cane non ha il meccanismo di sudorazione; oppure, durante l’attività motoria, il cane applica questa strategia per ossigenare maggiormente i tessuti. Diversamente, in altre situazioni, l’ansimare può essere un’espressione patologica di dolore; è un modo che il cane ha per dimostrare la sua sofferenza fisica, sia per un problema legato ad un dolore muscolare o articolare, che per un fastidio a livello di un organo o a carico del sistema nervoso, come in caso di un’ernia. Vi sono, poi, dei casi in cui la respirazione affannosa può esprimere una forte emozione: lo stress, la paura o l’estrema eccitazione.
Il principale protagonista degli atti respiratori è il muscolo diaframma, che funge da motore, accompagnato dai muscoli intercostali superficiali e profondi. La sua funzione è quella di gestire gli scambi pressori tra la parte toracica e quella addominale, supportando e guidando l’atto respiratorio. Il diaframma è collegato alla colonna vertebrale attraverso due pilastri, ovvero due cordoncini elastici che si inseriscono a livello della colonna lombare; è collegato ad altre strutture come, ad esempio, alla colonna cervicale, attraverso il nervo frenico che lo innerva. Avere un muscolo diaframmatico deteso, rilassato e ben funzionante risulta, quindi, molto importante non solo a livello respiratorio, ma anche previene fastidiosi doloretti che potrebbero insorgere a livello lombare o cervicale, ma anche in altre zone del corpo.
Così una respirazione affannosa , che iperstimola il diaframma, a lungo andare, potrebbe provocare tensioni muscolari, contratture, scompensi posturali in tutto il corpo o ostacolare il corretto funzionamento della comunicazione nervosa o vascolare dei distretti sopra citati.