A Venezia è nato, a Jesolo è diventato spettacolo

Le origini dello spritz, oggi l’aperitivo più famoso al mondo. Anche grazie a noi

Lo spritz ha origini piuttosto datate e, per alcuni esperti, non ancora verificate con assoluta certezza. Nasce, a quanto si racconta, a Venezia durante la dominazione austriaca tra fine ‘700 e inizio ‘800, quando i soldati asburgici iniziarono a fare la conoscenza dei vini veneti. Troppo forti per i loro palati così, per alleggerirli, pensarono di allungarli con acqua gasata. Non a caso il nome deriva dal verbo tedesco spritzen che significa, appunto, “spruzzare”. Vino bianco e acqua gassata, fu questo il primo spritz, modello austro-ungarico: ma il cocktail come lo conosciamo oggi nacque solo negli anni Venti, quando si pensò di “macchiare” la miscela con un po’ di bitter. Subito ne nacquero due versioni: quella  con l’Aperol e quella tipicamente veneziana con il Select. 

Oggi è  servito anche con Campari o Cynar. Aperitivo molto diffuso dalle nostre parti, praticamente sconosciuto al di fuori dei confini veneti, si deve a Jesolo la sua notorietà. A quando due fratellini, Bicio e Fizzo, ovvero Fabrizio e Luca Fabbro, allora gestori del Terrazzamare, locale della zona Faro (negli ultimi anni ha cambiato gestione e format), si inventarono “Spritz on the beach”, un vero e proprio evento sulla spiaggia. Migliaia di persone, isole per servire spritz distribuite sulla spiaggia, un enorme palco e un bellissimo concerto. E grande festa.

Chiusa quella parentesi, Morris Marigo ideò “Spritz & Flowers”.

Spritz & Flower, la festa diventa… arancione

Dello “Spritz on the beach” parleremo con il suo ideatore. Quello che ora vogliamo ricordare è l’ultimo, in ordine di tempo, evento inventato a Jesolo. A inventarlo è il floral designer Morris Marigo (assieme al papà Claudio, poi venuto a mancare), organizzato con Confcommercio e Comune. Il nome è già significativo: “Spritz & Flowers”. La manifestazione vuole richiamare a Jesolo, all’ora dell’aperitivo, i giovani e le famiglie per mostrare loro come l’arte floreale dei fioristi possa prestarsi a realizzare anche collane, bracciali ed abiti per signore.

Non solo, anche i fioristi e più in generale tutti i professionisti che ruotano attorno al mondo del fiore sono invitati a Jesolo per un’occasione di ritrovo, scambio di idee e confronto tra gli operatori del settore.

Quello che succede è, dunque, facilmente intuibile: sei maestri fioristi di fama nazionale si cimentano nella creazione di abiti e accessori con i fiori, indossati da modelle. Il tutto all’ora dell’aperitivo. La piazza invasa da gerbere rigorosamente arancioni (il colore dello spritz). E una raccolta fondi da destinare a opere benefiche. Ed è ancora un grande successo.

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