«Jesolo fantastica per le famiglie»

Bobo Vieri, in spiaggia per il torneo di padel, elogia la località per ciò che offre per le famiglie

E’ arrivato a Jesolo un giorno prima, accompagnato dalla primogenita, Stella. E con lei ha trascorso una sorta di mini vacanza, durante la quale ha potuto apprezzare tutti i servizi adatti per le famiglie.

«E’ stato il primo viaggio fatto insieme. Abbiamo preparato lo zainetto, preso il taxi, il treno, poi dormito assieme, sveglia alle 8 per la colazione… tutto meraviglioso. Ed ora torniamo in piscina. E’ stato tutto molto emozionante: i bimbi sono la cosa più bella della vita. E Jesolo è il posto ideale per le famiglie, c’è veramente di tutto».

Bobo Vieri

Perché la Summer Cup ha abbracciato il padel?

«Perché ci gioca tutto il mondo e sarà così per almeno i prossimi dieci anni. E’ uno sport che permette a tutti di giocarci, senza limiti di età. E’ molto bello e divertente».

Chi il più bravo tra Cassano, Adani e Ventola?

«Tutti giocano ad un buon livello. Dovete sapere che tutti i calciatori di calcio sono delle belve…».

Te l’aspettavi un successo così clamoroso per la tua Bobo Tv?

«Me l’aspettavo ma non così veloce. I numeri che facciamo me li aspettavo dopo 24, 36 mesi, invece sono stati altissimi fin da subito. Ora abbiamo mille richieste da tutto il mondo anche per portarla nei teatri, come abbiamo fatto qui a Jesolo. E’ un modo di comunicare nuovo, che nessuno si aspettava e che sta facendo impazzire tutti. Ed i giovani ci seguono molto. La maniera di comunicare è cambiata e l’abbiamo cambiata: tutti liberi di dire le cose».

Ma non ti manca giocare a calcio?

«Mi fa schifo giocare a calcio, anche perché se gioco, per giorni poi non cammino».

Ma almeno il calcio lo guardi?

«Certo che lo guardo: poco, ma lo guardo. Guardo le partite belle e la Champions, che non puoi non seguire. Per quanto riguarda la Nazionale, seguo le partite, ma dopo due anni meravigliosi, culminati con l’Europeo, abbiamo fatto un girone per i mondiali orribile; Mancio è un grande amico, ma queste cose le dobbiamo dire, anche per onestà verso i nostri followers». 

Un pezzo del tuo cuore batte per il Venezia, con cui hai giocato: da dove può ripartire dopo la retrocessione?

«Dal lavoro, senza spendere soldi senza senso e cercando bravi giovani, che in giro ce ne sono»

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