La divina nuota a Jesolo

Federica Pellegrini ha scelto la piscina comunale per prepararsi agli impegni di Napoli

Sospesa tra la sua vecchia e nuova vita. Ma anche vacanze con allenamento. Naturalmente a Jesolo. Perché il passaggio è stato dalle piscine olimpioniche di Tokyo 2020 a quella del Comune, appunto la sua città del cuore. Del resto qui Federica Pellegrini da sempre trascorre le vacanze estive. E non a caso proprio qui le è stato dedicato un tratto di Lungomare delle Stelle (zona stabilimento Mascagni)

e sempre a Jesolo, di recente, ha acquistato casa, senza escludere di trasferire la residenza tra qualche tempo. Nelle scorse settimane ha alternato le vacanze al mare agli allenamenti nella piscina comunale in vista dell’International swimming league di Napoli. A bordo corsia, a dettare i tempi e partenze, c’era sempre Matteo Giunta, l’allenatore-fidanzato.

Federica, Jesolo è proprio la tua città del cuore?

«Si, qui ho passato tutte le mie vacanze da bambina e non solo. Sempre in questa città mi ritrovo con la mia famiglia. Da anni cercavo una casa, finalmente l’ho trovata. E’ per tutti noi, per ritrovarci e stare assieme dopo un anno».

Magari trasferirai la residenza…

«D’estate sicuramente sì, qui ho molto bei ricordi e ho trascorso davvero dei bei momenti».

Non è un caso se Jesolo ti ha dedicato un tratto di lungomare..

«Esatto, ed è un grande orgoglio. Mio fratello Alessandro, che frequenta la città più di me, almeno per ora, lo tiene sotto controllo… è sempre perfetto».

Quest’anno le tue vacanze a Jesolo sono insolite, tra allenamenti e relax: che effetto fa?

«In realtà non sono state delle vere vacanze, volevo comunque fare un po’ di mare e per questo qualche mese fa ho chiesto al sindaco di Jesolo se potevo nuotare nella piscina comunale. In caso contrario sarei rimasta a Verona, le vacanze vere arriveranno nei prossimi mesi».

Dopo le Olimpiadi di Tokyo ora sembri quasi sospesa tra la vecchia vita e quella nuova…

«Sono molto contenta che questo passaggio sia molto graduale. Le Olimpiadi sono state le ultime gare ufficiali: se tutto andrà bene dovei chiudere a novembre. Le gare a Napoli saranno diverse, ogni atleta porterà un punteggio per la sua squadra, sarà tutto molto divertente. Mi fa piacere poter dire che, a sancire il passaggio tra una vita e l’altra, ci sia questa gara, mi mantiene in acqua e in contatto con il gruppo».

Quante ore di piscina ti aspettano ancora?

«Fino a novembre le solite, gli allenamenti sono uguali: voglio essere preparata come sempre e dare il massimo. Una volta concluse le ultime gare mi auguro molte poche».

Se ripensi alle gare di Tokyo cosa pensi?

«Le emozioni sono ancora vive, forse perché non ho ancora staccato. Continuo a nuotare e penso ancora a quello che è accaduto in vasca e le Olimpiadi, che per molti aspetti sono state davvero molto belle».

Che progetto potrà sostituire le Olimpiadi?

«Non si sostituiranno: come membro Cio le farò tutte anche se fuori dalla vasca. Non fossi stata eletta le avrei guardate da casa. Sono due situazioni diverse, ma tutto nella vita ha un tempo».

Doping e psicologia degli atleti saranno i suoi prossimi impegni nel Cio?

«Sicuramente, credo fortemente nella lotta contro il doping e nel cercare di far partire gli atleti tutti allo stresso livello. Il benessere mentale è un tema molto caldo: è venuto alla luce in quest’ultima Olimpiade, sono contenta sia emerso così forte».

Una volta appeso il costume al chiodo cosa farai per il tuo futuro?

«Non ho ancora avuto tempo di fermarmi e di pensare a progetti futuri, piano piano ci ragioneremo».

Farai ancora Italia’s Got Talent?

«Si, a ottobre inizieremo le registrazioni. E’ una bella soddisfazione: è uno dei “si” più belli della mia vita che ho dato tre stagioni fa».

Quale atleta veneto ti ha colpita maggiormente a Tokyo?

«Non sapevo che Marcell Jacobs si allenasse così vicino a Verona e mi ha sorpreso perché non ci siamo mai incontrati: ci sarà sicuramente modo di farlo».

Tra i prossimi impegni c’è quello di Ambassador delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina: che effetto le fa?

«Sono onorata, mi fa un immenso piacere che le Olimpiadi siano in casa. E’ bellissimo, sinceramente provo tanta invidia per gli atleti degli sport invernali, perché penso che avremmo potuto averle anche noi fra 3 anni ma è andata diversamente».

Al termine della finale suo padre ha detto che ora andrà in pensione…

«In famiglia si era detto che quella sarebbe stata l’ultima gara importante, anche perché partire era diventato sempre più difficile e un’atleta sente quando arriva l’ultima gara. La mia famiglia mi ha sostenuto in tutto, anche loro mi hanno detto che era il momento giusto».

E, sempre dopo le Olimpiadi, hai reso pubblica la relazione con il suo allenatore Matteo Giunta: cos’è cambiato?

«Nulla, come potete vedere lui continua a tenere il cronometro in mano. In questi momenti siamo sempre l’allenatore e l’atleta, poi cerchiamo di essere riservati. In ogni caso era un po’ il segreto di Pulcinella ma tutti hanno rispettato la nostra volontà, ogni tanto c’è stata qualche domanda ma faceva parte del gioco. Abbiamo vissuto tutto in modo molto sereno».

A proposito di Jesolo… lo sai che qui si celebrano i matrimoni sulla spiaggia?

«Grazie per l’informazione (risponde ridendo), ma per ora non è in programma nulla…».

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