La scuola in tivù ha il volto della prof Paola

La docente dell’istituto Cornaro tra i protagonisti della trasmissione della Rai

Alla scuola in tivù con la professoressa Paola Marin. C’era anche la docente dell’istituto alberghiero Elena Cornaro tra i protagonisti della trasmissione di formazione di Rai Scuola. «Svolgendo formazione docenti, sono stata contattata dal Ministero dell’Istruzione per dare un semplice contributo al programma La Scuola in Tivù. Io ho registrato tre puntate”.

Qual era l’obiettivo di questa trasmissione?

«La direzione di Rai Scuola ha inteso promuovere delle video lezioni a sostegno del processo di apprendimento degli studenti delle scuole italiane. Un’iniziativa, questa, tanto più apprezzabile perché offre strumenti di studio e di ricerca, in questa fase prolungata di sospensione della “didattica in presenza”. Infatti, gli interventi formativi in video come i miei, non intendono sostituirsi alla preziosa didattica in presenza dei docenti, ma rispondono all’esigenza di mettere a disposizione degli studenti strumenti di supporto e di arricchimento, accessibili a tutti».

E lei quali argomenti ha trattato?

«Per quanto riguarda le mie unità didattiche, ho trattato un nucleo tematico strategico per il primo biennio delle scuole alberghiere: il “ciclo cliente”. In particolare, mi sono soffermata su come esso si sia evoluto e innovato, soprattutto digitalmente, in tutte le sue fasi, dal booking al post check-out.

Ma se la digitalizzazione coinvolge un numero sempre maggiore di operatori e clienti, ho anche voluto sottolineare che la cura della comunicazione interpersonale rimane un aspetto fondamentale del ciclo cliente per garantire un servizio di qualità e una completa customer satisfaction.

Unica criticità che ho trovato nello svolgere le registrazioni è stata, senza dubbio, il tempo molto limitato rispetto ai contenuti da trattare. Ho potuto, infatti, tracciare solo le linee generali di un percorso che potrà essere poi approfondito da ogni studente col proprio docente in classe».

Cos’ha provato nel fare parte a questo progetto televisivo e ci sarà un seguito?

«Per me questa esperienza è stata molto emozionante perché, nonostante già in altre occasioni avessi avuto “incontri ravvicinati” con le telecamere di tv locali, questa volta è stato diverso, poiché non era una semplice intervista, ma è stata un’attività che ha riguardato direttamente il lavoro che tanto amo e tanto mi dà gioia… l’insegnamento.

Mi è stato chiesto e, se i tempi lo permetteranno, ho già dato disponibilità, per registrare ancora qualche unità didattica. Questa volta mi piacerebbe contestualizzare le lezioni all’interno del mio Laboratorio di Accoglienza Turistica al Cornaro, con dei veri e propri role playing».

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