Massimo Ranieri: «Sono un operaio dello spettacolo»
Straordinaria esibizione al PalaInvent, che ha mandato in visibilio i fan
«Ritorno sul palco con entusiasmo indicibile: come potete capire, anche se sono sei anni che lo faccio, ogni data è come se fosse il primo giorno di scuola». Dal palco di Sanremo a quello di Jesolo. Del PalaInvent di piazza Brescia per la precisione. Le parole sono quelle di Massimo Ranieri, che lo scorso 26 aprile, dopo 600 repliche in tutta Italia, ha fatto tappa in città con il suo spettacolo “Sogno e son Desto”.
Di fatto uno show che si è rinnovato ma al tempo stesso confermato, soprattutto nella sua formula vincente nel quale Ranieri è stato interprete dei suoi grandi successi musicali, sempre attore e narratore. In questa nuova versione, senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro, interpretando il meglio del suo repertorio. Lo abbiamo incontrato e intervistato.
Il suo è uno spettacolo nel quale la musica si fonde con il teatro e non a caso si dice che lei preferisca il teatro alla musica: cosa ne pensa?
«E’ vero si dice… ma non lo dico io perché sono convinto che il cantante ha sempre bisogno dell’attore e viceversa l’attore del cantante. Non potrò mai fare una scelta».
A proposito di palco: all’ultimo Sanremo mancava da 25 anni come concorrente (nel 2020 era ospite), cos’ha provato?
«Sicuramente tornare come ospite con Tiziano Ferro e cantare insieme “Perdere l’amore” è stato un momento unico e poi ho avuto anche il piacere di far ascoltare il brano “Mia Ragione” che amo moltissimo e che sarà sempre nel mio spettacolo. Come concorrente dopo 25 anni ero molto emozionato e questo si è capito, ma sono stato ripagato dalla gioia più grande nel ricevere, con “Lettera d la dal mare”, il Premio della Critica grazie a questa canzone che sento molto vicino a me».

Abbiamo vissuto mesi difficili, tornare ad esibirsi d fronte al pubblico che sensazioni suscita?
«Dico semplicemente che tornare davanti al pubblico è una sensazione che, per chi non fa questo mestiere, non la può capire».
Prima del Festival è uscito il suo ultimo libro, “Tutti i sogni ancora in volo”: è il percorso della sua vita?
«E’ un libro che rappresenta gran parte della mia vita di uomo e di “operaio dello spettacolo” perché io mi sono sempre sentito e mi sento… un operaio dello spettacolo».

Perdere L’amore è anche oggi un’icona della musica italiana (e non solo): l’avrebbe mai immaginato?
«Onestamente no, non lo avrei mai immaginato perché se lo avessi capito subito avrei accettato la canzone al primo ascolto. Ma la vita ci riserva sempre delle bellissime sorprese».
UNO SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO
Dopo avere ricevuto il premio della critica “Mia Martini” al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, Massimo Ranieri è tornato con “Sogno e son Desto”, continuando, così, il meraviglioso viaggio insieme al suo pubblico in una magnifica avventura, sospesa tra il gioco entusiasmante della fantasia e le emozioni più vere della vita. Massimo Ranieri, artista italiano fra i più amati di sempre, capace di vendere oltre 14 milioni di dischi nel mondo. Dopo 600 straordinarie repliche in tutta Italia, lo spettacolo di Massimo Ranieri, si rinnova e si conferma.
Resta immutata la formula vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova versione, senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro. Durante lo spettacolo, Massimo canta, recita, balla, interagisce col pubblico e… racconta barzellette. Uno show man come pochi se ne vedono in Italia. E che piace. Piace tanto. Come si è visto al PalaInvent, con il pubblico letteralmente in visibilio per lui.