Piacere, Ken
A Barbie Land a passi di danza, quelli di Davide, il ballerino di casa nostra.
Avete presente il film Barbie, la pellicola campione, anzi, super campione d’incassi uscito in tutte le sale mondiali lo scorso luglio? Ebbene, tra i tanti… Ken, uno è italiano. Si tratta di Davide Albonetti, 29 anni, di Senigallia. Lo abbiamo incontrato durante lo Jesolo Dance Contest, che si è svolto in città il mese scorso.
Com’è nata la tua passione per il ballo?
«La passione per il ballo è nata quando ero molto piccolo: a cinque, sei anni guardavo i video su Mtv e imitavo le mosse delle pop star del momento. Poi ho iniziato a studiare danza all’età di nove anni, prima break dance, poi hip hop e moderno contemporaneo».
Come sei entrato nel cast di Barbie?
«Tramite la mia agenzia di Londra che ha mandato il mio portfolio alla regista Greta Gerwig e a Jennifer White, la coreografa. Mi hanno selezionato e ho iniziato la settimana successiva a lavorare sul set».

Come si svolgeva la giornata sul set?
«Sveglia presto, alle quattro del mattino, per essere lì alle sette; colazione, covid test e si iniziava. C’erano vari set dove girare, come la casa di Barbie o la spiaggia. A turni potevamo fare pausa e mangiare frutta in una saletta a parte; eravamo trattati sempre molto bene».
Che persone sono i protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling?
«Entrambi adorabili. Margot si preoccupava per noi, ci faceva tante domande sulla nostra vita e ci faceva trovare, una volta a settimana, un mini camion con i pancakes e i waffles per i ballerini con un biglietto “Con amore, Margot”. Ryan, anche lui simpaticissimo ma molto timido, parlava il giusto indispensabile. Non capita spesso di lavorare con persone di questo calibro che restano così umili».

Hai anche ballato sul palco durante il concerto dei Take That riuniti a Londra, com’è stato?
«È stata la mia prima performance live vera e propria, a un concerto con 70mila persone. Le urla delle persone erano una cosa assurda e alla fine della performance mi sono venuti gli occhi lucidi perché è stato un momento davvero emozionante».
Come si vive a Londra?
«A Londra si vive bene, però il tempo non è molto bello e per questo mi manca molto l’Italia, il clima, le persone e Senigallia, la mia piccola città. Però, per la carriera che voglio fare, mi sta aiutando tantissimo».

Un consiglio per i ragazzi che vogliono fare carriera nel mondo della danza?
«Studiate molto e studiate all’estero, non rimanete fossilizzati nello studio di danza della vostra città; imparate l’inglese e studiate più che potete stili diversi con insegnanti diversi».
Sogni nel cassetto?
«Mi piacerebbe fare il coreografo e il direttore artistico e poi lavorare con Lady Gaga, la mia artista numero uno».