Quell’amore chiamato Borgo di Cortellazzo
Nato un progetto di valorizzazione di una delle zone più belle della città
“La storia del piccolo porto di Cortellazzo si sintreccia e si sviluppa dalle vicende della Serenissima Repubblica di Venezia che vide in questo territorio il punto perfetto per la realizzazione di un’opera volta a snellire la rete commerciale che collegava la potenza marittima al Friuli. Per favorire i traffici acquei tra le due zone si decise, infatti, di iniziare la costruzione di un canale, il canale Cavetta (1596), che collega il fiume Sile al fiume Piave, permettendo di velocizzare il commercio fluviale che qui transitava”. Inizia così il viaggio nella storia di uno dei luoghi più caratteristici e, forse, ancora poco valorizzati, quello di Cortellazzo. Per tipologia, per ambiente e storia molto di più di una frazione o località.
Per questo, attorno all’idea di evidenziarne le bellezze, che bene possono fare anche da un punto di vista turistico, si è sviluppato un progetto. Si chiama “Borgo di Cortellazzo – Pineta”: è un progetto nato da due jesolane, anzi da Cortellazzo, Moira Montagner e Eva Poles. Con tanta buona volontà e voglia di fare qualcosa di bello e di utile per quest’area. Hanno registrato logo e nome, hanno realizzato un sito internet ufficiale (cortellazzo-pineta.it), quindi una pagina Facebook ed avviato una collaborazione con il Consorzio JesoloVenice, per iniziare a promuovere quest’area. Tra le cose belle il fatto che tutti possono portare il loro contributo. Perché insieme si possono fare tante cose. E anche un borgo come Cortellazzo può diventare una grande risorsa per il turismo.