I consigli delle bagnine

Nessun tipo di imbarcazione, ad eccezione dei mezzi di salvataggio, può transitare od ancorarsi nella fascia riservata ai bagnanti, ad eccezione dei corridoi che collegano la spiaggia al mare aperto e, viceversa, dove comunque la velocità di percorrenza deve essere molto bassa.

La balneazione è sorvegliata fino ad una distanza di 500 metri dalla costa. Oltre è pericoloso per il passaggio delle barche. Perciò, chi volesse nuotare al largo, deve avere con sè un pallone galleggiante con sagola non più lunga di 3 metri in modo da rendersi più visibili. Le acque sicure sono, invece, il limite ideale per i bambini o, comunque, per i meno abili nel nuoto: il livello dell’acqua è basso e viene maggiormente sorvegliato. La balneazione è vietata nei canali di transito delle imbarcazioni, nei porti e nelle darsene, in prossimità delle foci dei fiumi, dei pennelli e dei moli perché luoghi pericolosi.

Quando non è esposta la bandiera rossa è possibile noleggiare pedalò, canoe e sup. Va rispettato il numero indicato di persone da imbarcare. Oltre 300 metri dalla riva deve avere le dotazioni di sicurezza prescritte e, comunque, non può superare la distanza di 500 metri. È vietato sostare all’interno dei corridoi di transito delle imbarcazioni e ancorarsi alle boe. Prestare attenzione alle indicazioni del locatario e rientrare tempestivamente nel caso in cui il meteo dovesse peggiorare.

Altri segnali a cui prestare attenzione sono le boe. Una fila rossa ad una distanza di 500 metri dalla costa delimita la fascia di mare riservata alla balneazione. Le boe arancioni che la attraversano segnalano i corridoi dove, invece, transitano le imbarcazioni ed in cui è vietato fare il bagno.

A definire lo spazio di acque sicure sono i gavitelli bianchi collocati dove la profondità è, in media, circa un metro. Infine, il galleggiante di colore giallo è per segnalare un pericolo generico e dal quale, quindi, è bene tenersi distanti.

Alessia Raule e Giulia Signorin sono due addette al salvataggio della Jesolo Turismo. Alessia è di Mestre, è studentessa in scienze motorie, è alla sua prima esperienza a Jesolo ed opera nella zona della Pineta. Giulia, invece, arriva dalla montagna, da Alleghe, è laureata in architettura e, durante l’inverno, fa la maestra di sci. E’ alla sua quinta stagione e la sua torretta è nella zona del Faro.

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