Cattivissimo te

Qualche giorno fa un amico mi fa una osservazione. Utile, a suo modo. Di certo riflessiva. “Nei tuoi editoriali parli sempre bene di Jesolo. Qualche volta potresti anche dire ciò che non va”, evidenzia. Cosa che fa il paio con una mail ricevuta a firma di una lettrice di ViviJesolo. Tralasciando di citarne tutto il contenuto, anche per rispetto di chi l’ha scritta, evidenziava alcune criticità presenti a Jesolo, che sembravano cozzare con il mio modo di evidenziare le eccellenze della nostra città, cosa che, scrivevo nell’ultimo editoriale, rendevano la vacanza unica e i turisti dei privilegiati nello sceglierci per fare vacanza.

Al netto del fatto che ViviJesolo è una rivista turistica che si rivolge a chi è in vacanza e cerca di avere informazioni su come vivere appieno la nostra città, tra eventi, manifestazioni, attrazioni, territorio da visitare (in realtà Vj parla anche di molte altre cose con le sue rubriche), le due osservazioni, molto simili tra loro, hanno evidenziato una serie di elementi che vorrei condividere con voi.

Jesolo è una cittadina di 27mila abitanti che d’estate diventa una metropoli da 3, 400mila abitanti, con tutto quello che ne consegue in fatto di servizi, viabilità, ordine pubblico. Ente pubblico e associazioni di categoria lavorano quotidianamente per ridurre le criticità e offrire il meglio ai suoi ospiti, oltre che ai suoi residenti. Di lavoro ce n’è ancora tanto da fare, lo sappiamo, ma ognuno si sta impegnando. E il riconoscimento dello status di “città balneare” potrà aiutare.

La nostra, aggiungo, è comunque una realtà che ha molti motivi per cui esserne orgogliosi, tra ricettività, servizi, attrazioni, eventi, territorio. Molti di più delle cose che non vanno. E sono quelle che è giusto evidenziare: sia per il fatto che ViviJesolo ha quello di obiettivo, in una sorta di giornale delle buone notizie, sia perché è quello che il turista si aspetta. Il compito di parlare di problemi lo lasciamo fare ai quotidiani o ai social e quello di affrontarli facciamo in modo che se ne occupino chi di competenza.

Trovo comunque positivo il fatto che siano i turisti stessi a evidenziarci le criticità: ciò mette l’accetto sull’amore per la nostra città e il desiderio che sia il più perfetta (si dice? L’ho detto) possibile. Faccio, invece, sempre un po’ fatica accettare che a criticare apertamente la loro città siano gli abitanti, che dovrebbero, invece, esternare orgoglio pubblicamente, lavorando dietro le quinte per risolvere i problemi.

Perché, lo so che anche questo lo dico spesso, se ogni anno sono migliaia e migliaia i turisti che ci scelgono. Se veniamo continuamente presi a riferimento dai media nazionali per parlare di “stagione” balneare nel Nordest. Se ci sono imprenditori che continuano ad investire su Jesolo. Se le nostre attrazioni vengono premiate anche a livello internazionale… Se, se, se… Significa che questa è una città che vale la pena di essere vissuta e di cui andarne orgogliosi.

Ecco, oggi mi sento un po’ come Gru. Cattivissimo, ma dentro con un cuore buono. Anzi, con un cuore “rosa”, come le pennellate di colore sulle nostre vite arrivate dopo il film-evento dedicato a Barbie, il rosa per antonomasia.

E, allora, ogni tanto indossiamo un paio di occhiali a forma di cuore, con le lenti rosa. Che magari fanno tanto trash, ma ci possono strappare un sorriso e affrontare con un altro spirito le nostre giornate.

A proposito. Tra i “se” mettiamoci anche i personaggi che ci scelgono, come la stella Nba Simone Fontecchio, che ha voluto Jesolo per il suo primo camp per i ragazzi. O quelli che orgogliosamente arrivano per prendersi un tratto del Lungomare delle Stelle, come Tania Cagnotto.

Buon Ferragosto a tutti. Cattivissimi compresi (sorridete, sono ironico).

Giornalista professionista, da anni è corrispondente per il NordEst di RTL 102.5 (operando nei settori informativi della cronaca nera, bianca e politica ed inviato per la redazione sportiva dallo stadio di Udine) e de Il Gazzettino. E’ stato autore e conduttore di programmi televisivi di emittenti regionali. Segue uffici stampa, soprattutto in ambito turistico. Moderatore di convegni. Presentatore di rassegne di incontri con gli autori di importanza nazionale e internazionale. Da tre anni è direttore responsabile della rivista ViviJesolo.

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