La musica senza tempo

Quando sta per iniziare una nuova stagione di grandi concerti, direi in generale quando inizia l’estate e con essa la possibilità di divertirti ascoltando musica all’aperto, tra piazze, parchi e spiaggia, la mia memoria finisce inevitabilmente per pescare tre episodi che ho vissuto in prima persona. Tre dei tanti.

È il 1996 e Aqualandia (oggi Caribe Bay) vive ancora l’onda lunga del Festivalbar: in una atmosfera unica nel suo genere, Luciano Pareschi, anima e cuore di questa straordinaria struttura, dà vita ad una serie di appuntamenti serali live. Tra i protagonisti c’è anche il “Liga”, Luciano Ligabue, con “Buon Compleanno Elvis Tour”. Lo incontro nel backstage pochi minuti prima del concerto. Non dimenticherò mai quello sguardo e quella energia che emanava. Fine anni Novanta: in questa voglia di grandi concerti, dal Comune arriva l’idea di un mega festival, il Beach Bum Rock Festival.

Ad ogni edizione tre giorni di vere e proprie maratone di musica, con tanti protagonisti, tra Marilyn Manson, The Prodigy, Frankie hi-nrg mc, Bluvertigo, Afterhours, Casino Royale, Skunk Anansie. Tra le nuove proposte c’è una giovanissima Carmen Consoli. I giornalisti la cercano e la intervistano. Lei – lo ricordo come fosse ieri – quando sente le prime note di Skin, interrompe l’intervista e corre tra il pubblico a godersi il concerto, facendoci capire quanto la musica sia al di sopra di tutto, anche di una intervista.

È, invece, il 2010 quando scopro il mondo prima di me, realizzando il libro storico-fotografico “Jesolo – Cinquant’anni di storia in foto” (con e per la Zambon Edizioni); tra l’altro un momento divertente e coinvolgente, alla ricerca di tracce di storia impresse in foto, che poi ho avuto grazie ai vari Silvio Castagnotto, Esterino Burato e l’indimenticato Renato Giacchetto, ma anche dal Muretto e dal King’s. Me le affidarono per raccontare con quel libro (il successo ci spinse a farne un secondo) un pezzo della nostra storia. Tra le più significative quelle che mostravano la presenza a Jesolo di grandi della musica come Mina, Celentano, Domenico Modugno, Ray Charles e tanti altri. Che orgoglio guardare quelle foto.

Momento nostalgia?

No, semplicemente constatazione di quello che siamo e di quello che abbiamo continuato ad essere. Un tempo c’erano i Celentano e i Modugno, poi Ligabue, Vasco Rossi, Skunk Anansie, Eros Ramazzotti e Laura Pausini.

Oggi i volti della musica portano i nomi di Tananai, Madame, Rkomi o Manarino.

Un tempo c’erano i Beach Bum Rock Festival e Spritz on the beach oggi i Suonica Festival e Festival Aqua.

E tutti toccano Jesolo come tappa immancabile dei loro concerti. Questo fa da filo conduttore. Perché la nostra città è e continua ad essere la capitale del divertimento, il luogo in cui ascoltare musica e partecipare a grandi eventi.

E, allora, che musica sia!

Il Liga direbbe: Balliamo sul mondo, va bene qualsiasi musica. Perfetto, aggiungo io, purché questo mondo sia fatto della sabbia di Jesolo.

Giornalista professionista, da anni è corrispondente per il NordEst di RTL 102.5 (operando nei settori informativi della cronaca nera, bianca e politica ed inviato per la redazione sportiva dallo stadio di Udine) e de Il Gazzettino. E’ stato autore e conduttore di programmi televisivi di emittenti regionali. Segue uffici stampa, soprattutto in ambito turistico. Moderatore di convegni. Presentatore di rassegne di incontri con gli autori di importanza nazionale e internazionale. Da tre anni è direttore responsabile della rivista ViviJesolo.

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