Sofia Giaele De Donà
Da Los Angeles al convento con le suore Stilista, modella, web influencer. Ma è in convento che ha ritrovato sé stessa. Ed ora affronta il suo futuro con una rinnovata carica. Sognando il Lungomare delle Stelle a fianco della Loren
Sofia Giaele De Donà è nata a Vittorio Veneto (Tv) nel 1998. La moda è sempre stata la sua più grande passione, infatti a soli 13 anni apre il suo primo blog di moda e inizia a lavorare nel mondo del “fashion business” facendo da modella per importanti marchi. Studia Moda all’Accademia del Lusso, formandosi in: E-commerce, fashion and luxury marketing, retails management, trend and coolhunting, fashion start up management and international markets & lifestyle. Oggi, con orgoglio dà vita al suo primo brand: SGDD- Sofia Giaele De Dona’.
TI SPEDISCO IN CONVENTO ITALIA
Lo scorso aprile ha partecipato al programma andato in onda su Real Time “Ti spedisco in convento”, docu-reality a tema religioso. Cinque ragazze abituate ad una vita di eccessi hanno trascorso, a loro insaputa, un periodo di tempo in un convento di suore. Il format ha l’obiettivo di mostrare cosa succede quando due mondi lontani tra loro si incontrano
Sofia Giaele, cosa ti lega a Jesolo?
«Io sono nata a Vittorio Veneto, ma da cinque anni ho spostato la mia residenza a Jesolo (zona Caribe Bay), dove c’è tutta la mia famiglia e dove comunque torno tutte le estati. Frequento soprattutto la zona di piazza Mazzini, dove ho la possibilità di incontrare tanti giovani»
Ma è vero che vivi a Los Angeles?
«Da quattro mesi sono rientrata a Milano, dove ho vissuto già prima e dove continuerò a stare perché è un ambiente più legato alla moda, oltre alla televisione. Però prima sono stata negli States con il mio fidanzato, che è americano: ci siamo conosciuti proprio a Milano. Ho sempre amato l’America e così ho pensato di prendere l’occasione per spostarmi là. Sì, l’ho fatto per amore».
Nel tuo sito si parla di te, del tuo brand, delle tue passioni, sei anche web influencer con migliaia di followers, però vorrei partire dalla fine, ovvero dalla tua esperienza a “Ti spedisco in convento”: com’è nata questa esperienza?
«Avevo fatto un provino per prendere parte a qualche programma, come poteva essere Il Grande Fratello. Quando la produzione mi ha chiamato, mi ha confermato di essere stata presa, ma senza rivelare per quale programma. Sapevo solo che eravamo tutte donne. Ho anche passato notti insonni nel pensare dove sarei stata destinata.
Quando sono arrivata davanti alle porte del convento non mi sono resa conto di dove fossi: per un attimo ho pensato di essere finita in una villa per matrimoni. Mi sono resa conto di dove fossi capitata quando ad aprirmi la porta fu una suora»
Che tipo di esperienza è stata?
«Bellissima! Mi ha fatto crescere e migliorare: secondo me la tivù italiana ha bisogno di programmi come questi, genuini, non costruiti, nuovi, che fanno bene a chi vi partecipa. All’inizio pensavo di essere in carcere, ma alla fine devo ringraziare, perché mi ha aiutato molto. Ci siamo sentite a casa, una famiglia».
Che insegnamento hai tratto?
«Noi ragazze ci stiamo concentrando fin troppo su cose futili, come l’apparire, il mondo social, il make-up; ci hanno voluto far vedere e capire che sono cose che non ci rendono felici. Comunque anche loro ci hanno detto di essere cambiate. Un esempio? Ora hanno anche Instragram. Hanno avuto l’intelligenza di aprirsi alle novità che arrivavano dall’esterno».
Ti senti ancora con le suore del programma che, ricordiamolo, sono suore vere?
«Con le suore mi sento sempre, soprattutto con suor Monica, che è la mia madre spirituale. Anzi, le sto aiutando in un progetto benefico. Hanno avuto problemi con il Covid-19: con il mio compagno stiamo portando avanti una raccolta fondi per la ristrutturazione».
Pensi di partecipare ancora a dei reality?
«Sì, sono interessata a farne altri: perché propensa a nuove esperienze televisive. Certo, dipende anche da quali proposte arrivano: dopo una esperienza così bella come quella vissuta, ho un po’ paura a quello che potrei trovare».
Ma da grande cosa vorresti fare?
«Vorrei lavorare nel mondo dello spettacolo, che è sempre stato il mio grande sogno, soprattutto come presentatrice. Nel frattempo continuo a lavorare come modella: sto lavorando molto in questo periodo. E comunque continuo a studiare: il prossimo anno mi laureo in scienze della mediazione linguistica».
Nel tuo sito il brand che hai realizzato.
«Ci tenevo a fare una cosa mia, fatta da me, per sottolineare tutto l’impegno che ci sto mettendo nelle cose che faccio. Sogno di avere un brand nel mondo del lusso».
Ma è vero che hai realizzato una linea ispirata alle suore?
«Sì, mi è venuta l’ispirazione proprio mentre ero in convento. Ha realizzato una collezione dedicata proprio alla mia esperienza e alle amate suore: la Benediction capsule collection».
A casa come hanno preso la partecipazione al reality?
«Mi hanno sempre sostenuto al massimo, in tutto. Tant’è che, sia nonna che mamma, hanno fatto loro stesse parte del programma, dove ho sempre parlato molto del rapporto con mia mamma. Sono contenti del mio piccolo traguardo».
Il tuo ragazzo è ingegnere aerospaziale ed ha 42 anni.
«Non mi spaventa la differenza d’età. Sono una ragazza sveglia, che ha bisogno di un ragazzo maturo al mio fianco. Lui sa un sacco di cose e mi fa crescere e migliorare. Sì, sono proprio innamorata».
Conosci il Lungomare delle Stelle?
«Certo! E mi piacerebbe, un giorno, essere famosa al punto da meritarmi un tratto, magari a fianco di Sophia Loren. Intanto ci vediamo a giugno: amo Jesolo e tornerò da voi».