Cavallino-Treporti si prepara per la diciottesima edizione del Beach on Fire
Lo spettacolo pirotecnico da Guinness dei primati per estensione
Parte il conto alla rovescia per l’appuntamento più attesto dell’estate a Cavallino-Treporti. Le mille, anzi seimila, luci del Beach On Fire sono pronte ad accendersi per far brillare sotto una pioggia di colori i 12 chilometri di litorale incantando grandi e bambini. L’appuntamento sarà alle 22.30 di sabato 26 agosto 2023, e sarà visibile da tutto il litorale della località.
«L’iniziativa del Comune di Cavallino-Treporti, promossa dal Parco Turistico di Cavallino-Treporti in collaborazione con Assocamping e realizzata dalla ditta Parente, leader in Italia per questo tipo di spettacoli, è divenuta uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi sul litorale, tanto da aver attirato nelle ultime edizioni quasi 200 mila spettatori – spiegano Francesco Berton, presidente di Assocamping, e Paolo Bertolini, presidente del Consorzio Parco Turistico –.
Per i residenti è un appuntamento atteso e, inoltre, rappresenta l’occasione, nell’ultimo periodo dell’estate, per ringraziare i numerosi ospiti che con affetto e fedeltà hanno scelto di passare le loro vacanze a Cavallino-Treporti.
Il Beach On Fire è un evento unico nel suo genere, tanto da essere nel guinness dei primati come lo spettacolo pirotecnico più lungo al mondo, e nonostante le sue dimensioni è anche tra i più sostenibili in termini di emissioni rumorose e inquinanti, in linea con i principi che da sempre perseguiamo per la tutela del nostro ecosistema».
Qualche numero sullo spettacolo
Giunto alla diciottesima edizione, lo spettacolo pirotecnico prevede il lancio di oltre 6.000 artifici, sparati da 10 postazioni sincronizzate via radio che coprono tutti i 12 chilometri di litorale dal faro di Cavallino a quello di Punta Sabbioni, tenendo incollati col naso all’insù gli spettatori per ben 17 minuti di colori e meraviglia.
10 squadre di tecnici della ditta Parente saranno al lavoro dal mattino per allestire le postazioni prima dell’arrivo dei turisti in spiaggia. Al pomeriggio seguiranno i test e alle 22.30 l’inizio dello show.
«La prima volta che abbiamo discusso di questo spettacolo con l’amministrazione e Assocamping sembrava una fantasia, ma poi siamo riusciti a trasformarla in realtà» ricorda Antonio Parente, della Parente Fireworks, ditta che organizza lo spettacolo e ne dirige la parte artistica.
L’azienda ha oltre 110 anni di storia alle spalle nel settore, tramandandosi tutti i segreti del mestiere già da 5 generazioni e guardando sempre al miglioramento tanto a livello artistico quanto ambientale.
«Per progettare lo spettacolo, sulla carta, ci vuole più di una settimana – prosegue Parente –. Quest’anno giocheremo molto sui toni dei colori. Sarà uno spettacolo vivace e d’impatto visivo. Grazie alla lunghezza del litorale, poi, sfrutteremo l’ampia dimensione per creare una specie di “òla”, un’onda con i fuochi che andrà e tornerà di postazione in postazione tra i due fari.
Ogni anno cerchiamo di abbattere sempre di più l’impatto ambientale. Da tempo, infatti, abbiamo eliminato i botti conclusivi, limitandoci solo a quello di inizio spettacolo che ha una doppia funzione: attirare la gente in spiaggia per l’inizio, ma a livello funzionale verificare la portata del vento, per eventuali aggiustamenti dei tempi tra le sessioni di sparo.
Si è cercato di limitare il più possibile anche il rumore, riducendo i calibri dei mortai, e si è lavorato molto anche sui tipi di involucri di rivestimento degli esplosivi, che una volta erano in plastica o alluminio. Così da non rilasciare materiali inquinanti in mare o sulla spiaggia.
Magari la gente pensa che questi sono aspetti a cui non crediamo, ma in realtà non è così».
Beach On Fire, tra gli spettacoli più belli al mondo
«La nostra è una delle aziende più grandi in Europa a livello pirotecnico e realizziamo spettacoli in tutto il mondo – conclude Parente –. I più grandi soprattutto all’estero, ma quello del Beach On Fire è sicuramente uno dei più spettacolari e interessanti, perché una vastità del genere non ce l’ha nessuno».