Codice della strada – Le novità per i motociclisti
Se verrà approvata una norma attualmente in discussione relativa al nuovo codice della strada, gli scooter 125 potranno finalmente circolare sulle autostrade e tangenziali.
Il divieto di circolazione su tali strade si abbasserebbe per le due ruote da 149 cc a 120 cc. La sola limitazione diventerebbe aver conseguito la maggiore età ed essere in possesso della patente A, B o superiore, oppure essere in possesso della patente A1 o A2.
Anche i motoveicoli elettrici di potenza superiore a 11 kW sarebbero abilitati alla circolazione su autostrade e tangenziali, sempre se questa proposta diventasse norma.
Motoveicoli euro 4 presto fuori dal mercato
Altra novità importante: dal gennaio del 2021 i motoveicoli Euro 4 non potranno più essere venduti!La nuova normativa Euro 5 è già legge. Ma c’è un periodo di transizione che permette appunto la vendita degli Euro 4 ancora per tutto l’anno in corso.
Questa normativa potrebbe incidere anche sul mercato dell’usato, quindi occhio alla data di immatricolazione e alla omologazione quando andate a comprare il vostro prossimo scooter! Restano escluse alcune categorie, come i modelli da enduro gara e da trial, i ciclomotori a tre ruote progettati per scopi d’utilità e i quadrimobili leggeri. Questi motoveicoli passeranno all’Euro 5 dal 1° gennaio 2024.
Il punto sulle modifiche al codice della strada per i motociclisti
Tra le modifiche ancora in discussione c’è l’innalzamento del limite di velocità a 150 km/h sui tratti autostradali più sicuri, quelli a tre corsie. Novità anche per i motociclisti. Si tratta soprattutto di nuovi obblighi riguardanti l’equipaggiamento di sicurezza. Obblighi che andrebbero nella stessa direzione di quanto già predisposto con le nuove procedure per conseguire la Patente A.
Oltre ai nuovi esercizi, infatti, oggi si richiede ai candidati l’utilizzo di casco integrale, guanti, giacca tecnica omologata con protezioni spalle e gomiti, scarpe chiuse, pantaloni lunghi con protezioni per ginocchia e paraschiena.
Le modifiche al Codice della Strada potrebbero dunque riguardare l’utilizzo obbligatorio di tutte queste dotazioni di sicurezza. Ad oggi, l’Italia, con il solo obbligo di indossare il casco, appare uno degli Stati meno regolamentati da questo punto di vista.
Come funziona negli altri paesi?
La Francia ad esempio prevede un rigido sistema di regole sulla dotazione obbligatoria per i motociclisti: per conducente e passeggero di moto e scooter è obbligatorio indossare guanti da moto omologati EU, sia in estate che in inverno, e giacca catarifrangente anch’essa omologata. In Germania vi è la particolarità di dover portare occhiali da vista o lenti di riserva per chi ne ha la prescrizione. Slovenia, Lituania e Croazia impongono l’uso del casco in moto e scooter ma anche un limite di età per il passeggero che non può avere meno di 12 anni.
Ma ci sono anche Paesi con obblighi meno stringenti di quelli Italiani: in Spagna il casco è obbligatorio solo sui motocicli di cilindrata superiore a 125 cc e non ci sono obblighi di altro abbigliamento protettivo. In Inghilterra, giubbino riflettente, kit pronto soccorso e set lampadine non sono dotazioni obbligatorie ma una semplice raccomandazione. Anche in Finlandia non ci sono prescrizioni particolari per le protezioni oltre al casco, obbligatorio, tra l’altro, solo sui motocicli e ciclomotori oltre i 50 cc.
Insomma, di certo sono all’orizzonte nuove spese per gli amanti delle due ruote ma, se l’obiettivo è una guida sicura per sé e per i propri passeggeri, ne varrà certamente la pena!