Una laguna tutta da godere

E’ ferragosto. Mettiamo in un angolo il Covid19 e spostiamo la nostra attenzione sulla laguna di Venezia, quel meraviglioso patrimonio dell’Unesco che il mondo ci invidia. Non peccherò di presunzione se ricorderò che la laguna non è solo quella del Canal Grande o del Bacino di San Marco ma che, parte di essa, ricade anche in territorio di Jesolo. La si può ammirare percorrendo via Adriatico o, in essa, ci si inoltra da via Drago Jesolo fino ad arrivare a Lio Maggiore. Ci si immerge in un ecosistema affascinante per flora, fauna e vegetazione, avvolto in un silenzio che non è un vuoto di parole, ma la condizione di ascolto di altri suoni e altri linguaggi.

La laguna non sopporta visite frenetiche o caciarone e, perciò, è stata preservata dal grande flusso di turisti. E’ delicata la laguna. Bisogna avvicinarsi in punta di piedi, in silenzio, disponibili a lasciarsi stupire.

Ecco, allora, la bella notizia: un progetto per valorizzare l’ambiente della Laguna Nord di Venezia che, oltre a Jesolo, comprende anche i comuni di Cavallino-Treporti e Musile di Piave, anch’essi affacciati sulla laguna. A Jesolo saranno affidati alcuni interventi ben mirati ed inseriti in un progetto pilota che prevede una oculata fruizione turistica per quella parte di area che si affaccia sul territorio comunale e un supporto agli agricoltori locali nel recupero e valorizzazione della “pesca bianca”.

Bella notizia per noi jesolani e per quei turisti, amanti della natura, che avranno un motivo in più per tornare a Jesolo.

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Assessore poi vice sindaco per una decina d’anni, occupandosi di varie materie,tra cui cultura, turismo ed urbanistica. è stato fondatore e direttore de “La Voce di Jesolo”.

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