Cocktail Champagne… Un cocktail afrodisiaco!
La prima volta che lessi “Considero il Cocktail Champagne un cocktail afrodisiaco”, rimasi un po’ stupito dal ritrovare in un libro di ricette di cucina, molto noto nel capitolo dei cocktails, il termine afrodisiaco.
Non che il drink non lo fosse o lo sia, visto che ancora oggi va di moda, ma stiamo parlando degli anni ‘70 e quel libro di cucina era scritto da un maestro dell’ospitalità, Luigi Carnacina. Usava una definizione molto particolare e ne fui ovviamente attratto. Erano gli anni in cui tutte le mamme tenevano in casa, direttamente sul ripiano della cucina, un volutone di ricette, forse il più noto. Se non ricordo male era il “Cucchiaio d’Argento”, o un titolo simile. A casa nostra girava per la cucina questo librone con la copertina rossa. Mi ricordo bene l’autore… Luigi Carnacina.
E, in particolar modo, mi attraeva il capitolo legato ai cocktails e, ovviamente, quando lessi il termine “afrodisiaco” mi illuminai. Continuava la descrizione, quasi minuziosa, di come berlo, rigorosamente il coppia. Era il drink degli amanti, delle serate a due, dello stare assieme e… Oggi che il mondo della mixology spiega, o quantomeno tenta di spiegare, la storia dei prodotti, come e dove utilizzarli e abbinarli, in poche parole molta ricerca, come lo è stato per gli anni passati per il mondo della cucina, davanti alla parola “afrodisiaco” si fa un’analisi.
La ricetta:
– Zolletta di zucchero (sappiamo cosa fa lo zucchero nell’organismo)
– Gocce di Angostura Bitter (un po’ di amaro che contrasta il dolce dello zucchero)
– Cognac o Brandy (altro zucchero e alcol)
– Grand Marnier (altro zucchero e alcol più aromi di arancio)
– Ciliegie da cocktail (sono anch’esse zuccherate buonissime da mangiare alla fine)
– Fettina di arancio (aromatizza ulteriormente il drink)
– Versiamo sopra dello Champagne ghiacciato (bollicine più zucchero)
….da qui si capisce perché il Maestro Luigi Carnacina apostrofava il Cocktail Champagne
come “ afrodisiaco “ ne ha-aveva tutti i componenti.
La storia del cocktail si perde, come molte storie, nel tempo.
Chi fu il primo a servirlo? Non mi interessa molto. Sinceramente la cosa che mi attrae della descrizione è che va bevuto in due… Da solo sembra, da come lo racconta Luigi, sia qualcosa di triste.
“Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola”.
… Che sia stato un Cocktail Champagne metterli assieme?