Il “papa” in Piazza San Marco

… Sono passati 60 anni dalla morte di quello che l’amico Gerald Murphy chiamava “papa”!

Un’altra persona lo chiamava così nei loro appuntamenti in Piazza San Marco ai tavolini di questo o quel caffè. Quel nomignolo che poi riporterà nel libro La Torre Bianca una nobile veneziana, giovane, troppo giovane per quel personaggio più grande di lei, trent’anni di differenza e culture così diverse erano tanti all’epoca. Quando il libro di questo scrittore arriva a Venezia. Across the River and into the Trees è uno scandalo tra quelle persone che, già all’epoca, nobili avezzi alla lingua inglese di cui la giovane fa parte, leggendo tra le righe, percepiscono la storia che loro due stanno vivendo.

L’ambiente sono le valli di Caorle, le tenute di famiglia, si riconoscono i singoli personaggi. Il libro esce a New York ma viene scritto tra Caorle, Cuba e sistemato a Venezia. Lui è sposato, lei, Adriana Ivancich, è, appunto, più giovane di trent’anni e il libro, pur avendo già provocato scandalo tra i nobili del tempo, non viene pubblicato in Italia fino al 1965. Il “papa” non voleva dare adito ad altre allusioni! Erano allusioni?

Quante storie d’amore, quanti presunti o veri scandali hanno visto gli alberghi, i bar o i caffè di Venezia e quanti nell’epoca del gossip ne vedrà!

Ma, signori miei, Ernest Miller Hemingway, Premio Nobel per la letteratura nel 1954, è e sarà la storia di Venezia. Non solo per quello che di immenso ha scritto, ma per quello che ha amato tra la laguna, la montagna e la Serenissima. Ci sono clienti che ancora oggi ti domandano dove si sedeva Ernest, cosa beveva, cosa mangiava.

Vanno a Torcello in “pellegrinaggio”, oppure nei Casoni di Caorle per capire dove pescava e come cacciava, si siedono al bancone dell’Harry’s bar nella speranza di vederlo apparire (come fantasma) e bersi un Martini come piaceva a LUI.

Si siedono nella terrazza del Gritti perché esiste la Suite Hemingway, dove LUI ha terminato il libro dedicato a LEI.

Storie d’amore, storie di bar, storie di cocktails.

Non si può parlare di Ernest Miller Hemingway senza citarne i SUOI drink preferiti.

“… Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti…” (per chi suona la campana 1940)

Hemingway Special (anche noto come Papa Doble)

– 60 ml Rum Cubano

– 40 ml Succo Pompelmo

– 15 ml Maraschino

– 15 ml Succo di Lime

Gibson

… L’amore per il Martini Cocktail non era un segreto, nell’Addio alle Armi il protagonista ne parla così: “Non avevo bevuto nulla di così bello e pulito”. Per il “papa” tutti gli ingredienti dovevano essere ghiacciati, cipolline comprese.

Ancora oggi è così… deve essere così. Più di sessant’anni fa ha creato un modo di miscelare che è l’unico modo per bere un ottimo Martini.

THANK YOU PAPA

è uno dei barman più esperti e noti d’Italia. Fiduciario Aibes Veneto e Trentino Alto Adige, si dedica con grande passione alla formazione dei giovani.

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