Un viaggio alla sacra incompiuta

Brendola è un comune sui colli Berici, in provincia di Vicenza, che, oltre ad essere inserito in un paesaggio decisamente suggestivo, custodisce alcuni edifici veramente singolari.

Il primo è una costruzione un po’ inquietante, che lascia stupiti già da lontano.
È lo scheletro di una chiesa mai completata, nota come la Sacra Incompiuta di Brendola.
La storia è piuttosto curiosa: sul finire degli anni ’20 i “brendolani” decisero di costruire, con le proprie forze, una nuova grande chiesa che riunisse la quattro parrocchie del paese.
Iniziarono di buona lena ma, con l’arrivo della guerra, i lavori si fermarono e non ripresero più.
Oggi c’è lo scheletro esterno, alto quasi trenta metri, sormontato dalla statua di un angelo che sembra vegliare, mesto, su quest’opera abbandonata, ricordo di un’Italia d’altri tempi.
Dal piazzale dell’Incompiuta si può salire, anche a piedi, fino alla chiesa di San Michele Arcangelo che, in stile neogotico e dalla facciata a riquadri gialli/arancio, domina la vallata.

Accanto alla chiesa c’è il ristorante Novecento: oltre ad offrire un menù di tutto rispetto, questo locale merita una visita anche per la struttura, parzialmente scavata nella roccia e che, un tempo, ospitava addirittura una prigione.
Ancora a piedi è possibile salire alla rocca dove sorgono i resti dell’imponente castello, noto come Rocca dei Vescovi, oggi purtroppo non visitabile all’interno.
Una volta ridiscesi dalla rocca si può raggiungere, a pochi minuti, villa Cordellina, in comune di Montecchio Maggiore: uno splendido esempio di architettura neoclassica, ora di proprietà della provincia di Vicenza, che custodisce gli affreschi della metà del ‘700 realizzati da Giambattista Tiepolo i quali, da soli, meritano il viaggio.

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