Page 35 - ViviJesolo-09-2023
P. 35
La prima visita
Sarà fondamentale, come sempre, una valutazione preliminare per determi-
nare se i capelli presentano una quantità e qualità normali, tenendo conto
dell'età e del sesso del soggetto che viene esaminato. Sarà facile identificare
se vi è una diffusa o localizzata perdita di capelli (ipotrichia) e se tale perdita
è stata preceduta da un evidente assottigliamento dei capelli.
Nel contesto post-partum, si riscontra una manifestazione comune nota
come effluvio telogenico post-partum, caratterizzata da una perdita diffusa
dei capelli senza un visibile assottigliamento. Durante un regime dietetico
dimagrante squilibrato è possibile osservare un assottigliamento dei capelli
seguito da una successiva caduta dei capelli in fase telogen.
Come si esegue una biostimolazione tricologica?
Un hair filler è un prodotto a base di acido ialuronico e altre sostanze: po-
linucleotidi, vitaminici, peptidi biomimetici. Spesso l’obiettivo principale è
stimolare i follicoli piliferi per incoraggiare la crescita dei capelli. L'acido
ialuronico idrata il cuoio capelluto, stimolando la circolazione e l'ossigena-
zione dei follicoli piliferi. I peptidi e le vitamine della formula nutrono e
fortificano il cuoio capelluto, conferendogli ciocche più spesse, più forti e
più flessibili. Spesso si riesce a gestire un’ampia varietà di problematiche
tricologiche tra cui diradamento dei capelli, perdita di capelli e capelli dan-
neggiati o fragili.
È un trattamento doloroso?
Il trattamento non è molto più doloroso di altri in cui vengono utilizzati
dei micro-aghi. Alcune zone del cuoio capelluto possono essere più sensibili.
Quali sostanze possono essere usate?
Anche in questo caso sono varie le sostanze utilizzabili, dall’acido ialuronico,
ormai abbondantemente noto, ad altre che agiscono simulando azioni fisio-
logiche del nostro organismo. Sono un esempio i peptidi biomimetici che
agiscono migliorando il nutrimento del cuoio capelluto, riducono lo stress
ossidativo e attivano le cellule staminali nei follicoli. E, ancora, possono es-
sere un altro valido alleato i polinucleotidi, frammenti di DNA a basso peso
molecolare derivanti da fonti organiche, che possiedono la capacità di sti-
molare i fibroblasti aumentando la loro vitalità e la produzione di collagene
e altri componenti della matrice extracellulare (ECM). Inoltre, grazie al loro
potente effetto antiossidante, i polinucleotidi riducono gli effetti dannosi
dei radicali liberi a livello dei fibroblasti.
35