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DOVE I SOGNI
PRENDONO
FORMA GIAMPAOLO ROSSI
Punti di Vista
A CURA DI
erragosto. Anno 1977 o 1978. Ero vicesindaco e mi invitarono a
vedere, dall’alto di un condominio nei pressi di piazza Trieste, i
Ffuochi artificiali di Ferragosto che, come da tradizione, venivano
fatti sul mare. Accettai di buon grado per vedere un bello spettacolo.
Dall’alto vedevo una marea di teste. Migliaia e migliaia. Mi giungevano
le esclamazioni di stupore... Oh, ooh, oooh! Uno più bello dell’altro, i
fuochi salivano, sostavano sospesi quasi per rimirarsi sullo specchio del
mare, per poi spegnersi. Applausi, tanti applausi. Mi domandavo. Ma
tutta questa gente, mica solo bambini, ma anche tanti uomini e donne,
giovani e adulti, lavoratori, professionisti, persone semplici, intellettuali,
turisti e jesolani, da che cosa è attratta? Qual è il fascino di questi giochi
di colori, di scoppiettii, di immagini che s’accendono e, nel batter di un
ciglio si spengono? Mi sono risposto che, per un momento, artificiali fin
che si vuole, quei fuochi danno forma ai sogni. E ognuno vede i suoi. E
per un attimo li ammira in cielo e li rimira specchiati sull’acqua. E an-
ch’io, per un momento, ho immaginato Jesolo come un luogo dove i sogni
prendono forma. Follia pensarlo? Può essere. Ma, talvolta, la follia dà il
coraggio per le scelte più ardue.
Cartolina d’epoca
LUCE, POSTE
E TELEFONI
DAL GAS
ACETILENE “Nel 1906 è stipulato il contratto per l’illumi- filo per la campagna di Jesolo (…) e viene proi-
AL WI-FI nazione a gas acetilene del centro di Cava (si bita la caccia per i danni provocati alle linee
telefoniche. (…) L’Associazione Pro Loco, sul
intende Cavazuccherina, antico nome di Jesolo,
ndr) che sostituisce i vecchi fanali ad olio. Nel finire degli anni trenta, invita il Podestà ad ap-
marzo 1921 si inaugura ‘… soddisfando l’aspet- poggiare la richiesta (…) perché anche al Lido
tativa del paese’ l’impianto elettrico (…). Nei venga aperta una ricevitoria postale tempora-
primi anni trenta si provvede anche all’illumi- nea. Erano stati i turisti a segnalarne la neces-
nazione della strada che va al mare e dei due sità facendo osservare ironicamente che “… una
bracci che si diramano verso verso l’albergo cassetta per l’impostazione ed un ciclista con
Casa Bianca e l’Ospizio Marino. (…) Nel 1906 la funzione di portalettere erano tutta l’orga-
Fonte:
“Una storia, tante storie” è funzionante una pur parzialissima linea tele- nizzazione postelegrafonica dell’affollatissima e
di Roberto Rugolotto, ed. CID
Venezia 1994 fonica urbana. Già nel 1921 corre più di qualche perciò importante stazione balneare…”.
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