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AL FESTIVAL AQUA
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Debora Villa presenterà,
martedì 18 giugno, nell’arenile
CIAO, SONO di piazza Brescia (ore 19.00),
Madre Acqua, una pièce
in perfetto equilibrio con
DEBORA Ciao Debora, ma a Jesolo c’eri già linea con il tema, facendomi trasporta- il suo talento di funambola
equilibrista fra satira,
narrazioni, affabulazioni teatrali
e comicità terapeutica.
stata?
«Certo, da piccola, per trascorrere le va- re dall’acqua e dalla poesia che lo evo-
ca. Farò delle considerazioni sull’acqua
canze in famiglia. Ricordo il lungomare, “femminile” e il mare “maschile”; come
le edicole con i giochini, la spiaggia bella dire, insomma, che c’è il patriarcato
comoda, grande, l’odore del mare. Cose anche nella natura. A parte le battute,
un po’ vaghe nella memoria, certo, anche qualche stoccatina troverò il modo di
perché sono passati tanti anni, ma certa- farla, sempre nel mio stile, in modo mol- Oggi è più o meno facile fare ridere?
mente una bellissima sensazione». to light, senza offendere nessuno. Sarà «Far ridere non è mai facile e non è mai
uno sguardo al femminile come qualcosa difficile: come per tutte le cose, è come
Ed ora ci tornerai per questo festival, di creativo e positivo, che tiene insieme, la vivi. Oggi, certo, con tutto quello che
sulla spiaggia, a pochi passi dal mare: che fa crescere e che unisce». sta succedendo nel mondo, non è sem-
ti era mai capitata una cosa così? plice questo lavoro. Comunque mi piace
«Mai provata e certamente mi fa molto Tu sei un’artista a tutto tondo, che la nuova generazione di giovani che si sta
piacere, soprattutto perché mi permet- fa teatro, televisione, radio… Dove ti facendo strada».
terà il contatto con la gente, cosa che senti più a tuo agio?
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amo molto fare. Il pubblico è il mio «Certamente a teatro, dove posso avere Ma la bimba Debora cosa voleva fare
Comica, attrice, mare, in cui perdersi e lasciarsi andare. il contatto diretto con la gente, riuscen- da grande?
sceneggiatrice, Sono veramente felice che Marilisa Ca- do anche a coinvolgerla. Qui mi sento a «Ti racconto questo aneddoto. Vivevo in
conduttrice puano, donna stupenda, mi abbia invi- casa. È l’ambiente che più di rasserena, un paesello alle porte di Milano, in una
e presentatrice. tato a questo Festival». mi dà pace e tanta emozione». via lunga e chiusa. Con altri bambini
O, semplicemente, della mia età (io ero fautrice e promo-
la Patti di
“Camera Cafè”. Cosa ti aspetti da questa esperienza? Scusa, Debora, ma una cosa te la trice), allestivamo un teatro, con coper-
«Mi aspetto tanta suggestione. I festival devo dire, non riesco a farne a meno… te il sipario, quindi le seggioline per il
Debora Villa ne portano sempre tantissima. Mi ricor- «Dimmi, Fabrizio…». pubblico e organizzavamo il varietà,
sarà una do le mie prime volte in cui andavo ad costringendo i nonni a venirci a vedere.
delle protagoniste assistere a festival teatrali, con le strade Tooooogoooo… (esclamazione di Sil- Dopo le medie e gli scout, a 19 anni, ho
del secondo piene di performance… era una piccola ricominciato con un gruppo amatoriale.
Festival Aqua. vano, uno dei personaggi di “Camera
magia, con gli attori che si incontrava- Cafè”, di cui Patti era innamorata). Quindi, pian, piano, anche con un po’ di
no ovunque; era un po’ il riqualificare «Hahaha! Fabrizio, ma se mi dici così, fortuna, sono entrata a far parte di que-
il luogo con la cultura, coinvolgendo le finisce che mi innamoro… Patti, il mio sto mondo».
persone che in quel posto ci andavano personaggio di “Camera Cafè”, mi ha
per fare vacanza; diventava un modo dato tantissimo. Considera che la pri- C’è ancora un progetto che vorresti
per solleticare la mente e il cuore. Ecco, ma puntata andò in onda in Italia nel realizzare?
invito la gente ad avere questo atteggia- 2003, quindi 21 anni fa, ed ancora oggi «Un bel film da protagonista, magari
mento quando partecipa a un evento del c’è gente che, se mi incontra per strada, una commedia di quelle belle italiane di
genere: mai aspettarsi qualcosa di defi- mi chiama ancora Patti e io non riesco a una volta, che fanno ridere, ma anche un
nito, ma essere aperti a qualsiasi cosa, non girarmi. È una sit-com che ha fatto po’ piangere. O un programma mio, un
facendoti colorare l’anima». la storia. Da parte mia posso dire che, po’ di satira, tipo “La tv delle ragazze”, il
nonostante i tanti anni di programma- varietà televisivo comico-satirico anda-
Cosa porterai a Jesolo? zione, il personaggio non mi ha impedi- to in onda su Rai 3 dalla fine degli anni
«Sto scrivendo qualcosa di specifico, in to di fare molte altre cose». Ottanta».
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