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Capita spesso
di sentirci
in difficoltà quando
comunichiamo
con i nostri figli.
la Rana che Ride
COMUNICARE
CON I FIGLI ELISA PANTO
A CURA DI
Come instaurare un dialogo sereno e costruttivo? Lo abbiamo chiesto a Lorenza
Furlan, psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta.
Quanto conta una buona comunicazione con i figli per educarli al meglio?
Educare i nostri bambini e ragazzi è il risultato di un costante work-in-progress
influenzato dallo stile genitoriale che adottiamo. Lo stile più efficace è senza dub-
bio quello autorevole: stabilire poche regole di comportamento, chiare e adatte
all’età, imparando a riconoscere quando occorre dire "no" e quando, invece, ne-
goziare una regola, privilegiando un rapporto aperto, nel quale genitori e figli
confrontano le loro idee, pur rispettando le differenze generazionali.
Rispettiamo i desideri del bambino, le opinioni ed i sentimenti, ma non sempre
dobbiamo approvare i comportamenti. E impariamo a porre dei limiti, motivan-
doli. Bambini e ragazzi cresceranno, allora, maturi e responsabili, autonomi ma
rispettosi delle regole, assumendosi le loro responsabilità. Il rapporto genitore-fi-
glio è equilibrato quando è asimmetrico: l’adulto fa l’adulto, il figlio fa il figlio.
Tutto questo si basa, ovviamente, sulla capacità di instaurare un buon dialogo.
Quali accorgimenti ci può suggerire per comunicare al meglio con loro?
Per prima cosa è importante imparare ad ascoltare. L’ascolto è uno strumento
molto valido per dare a bambini e ragazzi il nostro supporto e far sentire che
siamo loro vicini. Non necessitano tanto di risposte, quanto di qualcuno che tra-
smetta loro la sensazione di essere riconosciuti nei loro bisogni e non giudica-
ti. Le parole che utilizziamo vanno calibrate a seconda delle età, così come la
profondità delle tematiche, per non destare in loro ansie e preoccupazioni. Agli
adolescenti dobbiamo riconoscere il diritto di poter dire la loro, concedere che
abbiano opinioni differenti dalle nostre e stimolare in loro la riflessione, cercando
di mettersi nei loro panni ma conservando la giusta distanza. I momenti di silen-
zio hanno altrettanto valore e vanno rispettati: possono volerci dire che hanno
bisogno dei loro spazi e di distanza (spesso gli adolescenti), oppure che in questo
spazio si sentono accolti e le parole non servono (di frequente i bambini).
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LA RANA CHE RIDE è un’associazione di promozione sociale nata nel 2017, con lo scopo di organiz-
zare attività per bambini e famiglie, esidenti a Jesolo o turisti. Proponiamo tante iniziative ludico/
LORENZA FURLAN
PSICOTERAPEUTA E ricreative, eventi, laboratori, gite, animazione, durante tutto l’anno.
PSICOLOGA DELL’ETÀ EVOLUTIVA www.laranacheride.it / @La Rana Che Ride / laranacheride
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