Page 17 - ViviJesolo-09-2025
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Chi o cosa ha influenzato maggiormente il
tuo stile artistico?
«Quando ero più giovane, ho amato tantissimo
Lisbeth Zwerger, un'illustratrice austriaca. Lei
non riempie le illustrazioni con elementi visivi
ma si concentra soprattutto sul rapporto che c'è
fra i personaggi che disegna, tanto che, a vol-
te, ti viene da avvicinare l'orecchio alla pagina
per sentire cosa si dicono. La mia illustrazione
è, però, più vicina al mondo anglosassone, con
influenze che derivano dai luoghi in cui sono
cresciuta e in cui abito». Come nasce una tua illustrazione?
«Io sono un po' visionaria, le cose me le imma-
Come sei arrivata a illustrare la prima edi- gino. Nella maggior parte dei casi le mie opere
zione italiana di “Harry Potter”? sono frutto di una traduzione in segno di quello
«Oggi, nel mondo del lavoro, si contattano le che è un concetto precedente. Io considero il di-
persone soprattutto attraverso i social. Io, inve- segno una scrittura, solo che è una scrittura per
ce, ho preso una cartella con i miei disegni, sono immagini, invece che attraverso un alfabeto».
andata a Milano e ho letteralmente bussato alle
case editrici; cosa che non si fa più. Ero in corso Che rapporto hai con i tuoi fan?
Italia, dove c'era la sede della casa editrice Sa- «Ottimo! Sono molto lusingata e grata del fatto
lani, e ho chiesto di salire per mostrare il mio che ci siano persone che ancora oggi, dopo tutti
book di disegni. Di lì a poco mi hanno contat- questi anni, mi aspettano. A volte penso di non
tata per illustrare “La casa delle bambole non si meritare tutto questo, perché io faccio una cosa
tocca” di Beatrice Masini e, durante un capo- che mi piace fare, disegnare, e immagino che ci
danno, mi hanno chiamata per dirmi che ave- siano tante persone che fanno cose che amano a
vano scelto me per illustrare “Harry Potter”». cui, però, non viene data la giusta importanza».
Qual è l’illustrazione a cui sei più affezio- Cosa pensi della sempre più presente In-
nata? telligenza Artificiale nel mondo della cre-
«Sicuramente la copertina di “Harry Potter e atività?
l'ordine della Fenice”, perché l'ho confezionata «Tutti sono preoccupati dell'Intelligenza Arti-
il giorno in cui è nato il mio primo figlio, Fran- ficiale, con la quale è possibile creare immagini
cesco, e l'ho consegnata dalla corsia dell'ospeda- di qualsiasi genere, però è l'originalità la cosa
le. Sullo sfondo ho aggiunto la scritta “Refecta più importante, quella che contiene anche un
mea vivo mortis” ("Rinascita dalla mia morte") margine di errore, quello sguardo umano, quel-
che è proprio il senso della Fenice, che muore e la visione personale che non rientra per forza
rinasce dalle sue ceneri. E, mentre la stavo di- nei canoni della bellezza, ma che rende il nostro
segnando, riflettevo che anch'io, nel momento lavoro diverso, unico».
in cui fossi diventata mamma, sarei rinata una
persona diversa». C’è un universo narrativo o una saga che ti
piacerebbe illustrare in futuro?
Nella citazione mancano la prima e l’ultima «Sicuramente c'è un libro, un grande classico
lettera della frase, come mai? che ho già illustrato che è “Peter Pan nei Giar-
«Io ho voluto semplicemente dare un senso di dini di Kensington”. È un libro a cui sono molto
dinamicità al disegno e da lì si è creato un gran- legata ma non sono soddisfatta di alcune tavole
de alone di mistero attorno a questa scelta». e lo vorrei rifare daccapo».
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