Page 21 - ViviJesolo-10-2025
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La tua esperienza all’Isola dei Famosi è stato un turbi-  Il mestiere del comico è in continua evoluzione. Com’è
             nio di emozioni. Ci descrivi come tu, da naufrago, l’hai   cambiato questo mondo con l’introduzione del “politi-
             vissuta? Te l’aspettavi così o in maniera diversa?  cally correct”?
             «È stata un’esperienza tostissima, arrivata in un momen-  «Questo è un tema molto interessante, ma anche molto
             to della vita nel quale avevo bisogno di una scossa. L’Isola   complicato. Dal mio punto di vista, si può ironizzare su
             mi ha insegnato che nelle privazioni scopri di avere delle   tutto, ma è anche giusto introdurre dei paletti per non
             risorse che non pensavi di avere: queste risorse ti danno   urtare  la  sensibilità  delle  persone.  Tuttavia,  chi  mette
             nuova energia, anche nel momento in cui tali privazioni fi-  questi paletti? Ai posteri l’ardua sentenza. Il comico deve
             niscono. È stato un percorso che va aldilà della trasmissio-  pensare che di fronte ha una platea a 360 gradi e agire di
             ne televisiva: dopo le prime prove, perdi completamente   conseguenza, prendendosi anche le proprie responsabilità.
             di vista il “contorno”. Non me l’aspettavo così dura: infatti,   Certamente il comico deve avere l’abilità di saper coglie-
             sono dimagrito di sedici chili! (ride, ndr). Per me è stata   re i cambiamenti sociali che lo circondano; è anche vero
             una rinascita, perché all’interno dell’Isola ho riacquisito   che, in generale, ognuno di noi si prende troppo sul serio.
             tante sicurezze che avevo perso».               Come in tutte le cose, ci vuole equilibrio».


             Subito dopo l’esperienza, hai dichiarato che hai fatto   Un’altra tua grande passione è la tua squadra del cuo-
             un’Isola “da bergamasco”. Sapendo quel che si dice   re, l’Atalanta. A Bergamo, come percepite il successo
             su voi bergamaschi doc, quanto è stato fondamentale   che sta avendo la squadra in Italia e in Europa?
             per te tale aspetto?                            «Siamo sempre stati una realtà molto piccola del calcio
             «Inizialmente ho intrapreso questo viaggio in punta di pie-  italiano. La cosa che, però, non ci è mai mancata è stata la
             di. Attorno a me avevo delle personalità forti che avrebbe-  passione e l’attaccamento verso questi colori. La vittoria
             ro potuto schiacciarmi e mettermi in un angolo. In realtà,   dell’Europa League nel 2024 è stata la ciliegina sulla tor-
             il “fare” mi ha collocato proprio al centro del gruppo. Col   ta di un percorso condotto in maniera egregia da tutta la
             passare dei giorni, sono diventato una figura di riferimen-  proprietà e la dirigenza. Speriamo di vivere questo sogno
             to per molti. Per questo, il mio essere bergamasco e sa-  ancora per molto…».
             permi arrangiare mi ha immediatamente fatto riconoscere
             come una figura a cui affidarsi per capire come affrontare   Jesolo e le sue mille sfaccettature. Che rapporto hai
             la sopravvivenza».                              con la città?
                                                             «Jesolo per me profuma di casa. Da adolescente passavo
                                                             intere estati qua coi miei genitori e ora i miei due figli,
                                                             quando possono, tornano a Jesolo molto volentieri».


































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