Page 13 - ViviJesolo-06-2023
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Di cani schiacciati? Un Ministro ha sostenuto di recente che Dante era di destra:
«Era il nome con cui, in gergo giornalistico, negli anni Cinquanta secondo te in Italia c’è ancora spazio per la cultura?
venivano chiamati gli articoli di moda, ritenuti frivoli, forse perfino «Preferisco non commentare, mi limito a dire che è sempre perico-
inutili. Quando è arrivata lei è cambiato tutto, perché ci si è accorti loso interessarsi alla posizione politica di un artista, oggi in partico-
che scrivere di cose frivole è una cosa dannatamente seria». lar modo con la politica che si è trasformata in qualcosa di surreale.
Ma anche noi artisti dovremmo allontanarci dai presupposti che
A proposito di moda, Lina Sotis nel suo ultimo libro dedicato fanno intendere le nostre posizioni. In fondo, provare a indovinare
al bon ton dice testualmente: “Essere eleganti non è una que- credo sia anche più divertente, no? ».
stione essenziale. Essere educati, sì”. Che ne pensi?
«Non sono per niente d’accordo, non si può essere educati senza Ho letto che ad un certo punto della tua vita te ne sei andata
essere eleganti. E viceversa». da Roma e sei andata a vivere in un fienile…
«Ero giovane, straordinario perché molta stampa si è occupata di
Riesci a giocare con le parole in maniera straordinaria: quan- questa cosa cercando di attribuirle chissà quali significati legati alla
do hai scoperto di avere questo dono? vita e alla natura. Strano, perché io non ero una risorsa in questo
«Non se sia corretto definirlo così, ma diciamo che quando andavo a senso, non mi occupavo di agricoltura, non ero una che tornava in
scuola il tema era l’unico strumento che mi permetteva di ottenere un campagna dopo la vita in città, anche perché per tornare in un posto
risultato decente. La verità è che mi è sempre piaciuto leggere e scrivere, prima deve essere andato via. Insomma, non ero andata ad aprire
ma soprattutto mi ha sempre appassionato tradurre le cose e le situa- una fattoria per vivere con gli animali, semplicemente mi ero stan-
zioni, apparentemente anche le più banali, in parole. Le parole sono in cata e avevo fatto una scelta diversa rispetto ai miei coetanei».
grado di trasformare la realtà e questa cosa mi diverte tantissimo».
Una curiosità: nel tuo tour estivo porti in giro spettacoli diversi,
Oggi ai giovani piace parlare corsivo…. sicuramente una scelta originale rispetto ai tuoi colleghi.
«Non ho ancora capito bene cosa sia e, se devo dirla tutta, saperlo «Questa cosa mi aiuta a sopravvivere e a combattere la noia. Poi con
mi interessa davvero poco». i testi ho un rapporto particolare perché me li scrivo da sola e questo
mi permette di trasformarli, spesso improvviso e li cambio al volo
Dai, semplificando: significa allungare le vocali, parlare di- durante lo spettacolo perché in quel momento mi va bene così».
venta quasi una cantilena…
«Guarda, questa cosa del corsivo è in realtà uno spunto interessan- Il tuo ultimo libro, Storie di Matti, è datato 2017: a quando il
te per parlare del dialetto. Una cosa che mi stupisce e mi indigna e prossimo?
che molti ragazzi parlino in corsivo ma non conoscano il dialetto, «Doveva uscire a Natale, uscirà alla fine dell’estate».
che è lo scrigno della nostra cultura. È agghiacciante scoprire che
oggi i bambini a dieci anni parlano tre lingue ma hanno perso, per Qualche anticipazione?
colpa di noi adulti, un patrimonio enorme. Che poi è quello che ci «È un viaggio al contrario attraverso i posti dove non andare. In
difende dal corsivo». fondo è la guida più utile, no?».
Nata a Roma da papà russo e mamma ligure, ha vissuto a New York
e a Madrid e ha lavorato per dieci anni nell’organizzazione di eventi
internazionali, viaggiando con le produzioni fino al 2010, quando
ha deciso di lasciare la sua professione per dedicarsi alla scrittura.
Dal 2015 è in tour con diversi progetti di satira e critica umoristica
al costume sociale italiano. È protagonista su laeffe, la tv di Feltrinelli,
del programma “Scappo dalla città”.
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