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ATTUALITÀ
EVENTI
A CURA DI
ELISA PANTO
È L’ESTATE
DEGLI ARTISTI
DI STRADA
Sono arrivati a Jesolo da tutta Italia e
da buona parte dell'Europa. Ci terranno
compagnia durante l’estate nelle varie piazze.
Sono gli artisti di strada che, con le loro
esibizioni, regalano ogni sera momenti speciali
alle persone che si fermano a guardarli.
Abbiamo incontrato Alessandro Zanutto,
30 anni, giocoliere.
Da quanto fai il giocoliere? Le grandi soddisfazioni che riempiono il cuore. Ed infatti
«A dieci anni ho conosciuto la giocoleria all'oratorio di San Alessandro sembra commuoversi mentre rivela questo ricor-
Donà di Piave e ho iniziato a praticarla come hobby. A ven- do così intenso.
titré anni ho deciso di lasciare il mio lavoro di barista con
contratto a tempo indeterminato e, per un anno, mi sono Come percepiscono le persone l'artista di strada?
allenato da solo tutte le mattine. Poi sono andato a Torino «All’inizio sono un po’ timorose, soprattutto in queste zone,
e mi sono laureato all’Atelier Teatro Fisico Philip Radice e, ma è solo perché non sono abituate culturalmente; vorrebbero
successivamente, mi sono diplomato alla scuola di circo Flic fermarsi ma hanno le resistenze degli adulti, però poi si lascia-
con la specialità del diablo». no andare e alla fine ti ringraziano».
Perché hai scelto di farlo nelle strade e nelle piazze? La tua famiglia ti appoggia?
«Ho sempre fatto semaforo a Torino, cioè facevo il giocoliere «Sì, mi ha sempre appoggiato e gliene sono grato».
al rosso e passavo con il cappello tra le macchine e mi sono
accorto che le persone si illuminavano nel guardarmi anche Si può vivere di questo?
solo pochi minuti. Poi è arrivata la possibilità di esibirmi in «Sì, io sono sei anni che vivo solo di questo lavoro; sono molto
strada e l’ho colta». in strada, ma faccio anche teatro e partecipo ad eventi privati».
Cosa ti piace del fare arte in strada? Il tuo sogno nel cassetto?
«Io amo dare la possibilità alle persone di tornare bambini, «Esibirmi a Parigi al festival mondiale Cirque de Demain. So-
di ritrovare la magia, lo stupore, la meraviglia. In strada non gno di entrare in una compagnia e poi… una famiglia! Ogni
c’è separazione, il mio palco è il palco della gente e si crea una giorno ho un sogno nuovo!».
grande armonia e un continuo scambio energetico».
Un consiglio a chi vorrebbe ma ha paura di affrontare il
L’emozione più grande che hai vissuto in strada? pubblico della strada?
«Un anno fa un bambino di circa dieci anni è venuto da me, «Non lasciarsi condizionare dal giudizio degli altri che spesso
mi ha guardato e mi ha detto: “Grazie, mi hai cambiato la distruggono le nostre ambizioni ma, se ci credi, i risultati ar-
vita!”, con un sorriso da un orecchio all’altro». rivano sempre!».
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