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Prima o poi alle orecchie di un genitore giunge la fatidica domanda:
“E adesso cosa faccio? Mi annoio!”.
Questo sentimento, che fa spesso paura a grandi e piccini, cerchiamo
di contrastarlo riempiendo le loro giornate di mille impegni e cose da fare
oppure ricorriamo ai dispositivi. Ma la noia fa davvero così male?
Ne abbiamo discusso con la dottoressa Lorenza Furlan,
psicologo dell’età evolutiva e psicoterapeuta. la Rana che Ride
L’IMPORTANZA capacità di concentrazione, l’inventiva, la
DELLA NOIA Un po’ di incoraggiamento.
manualità e la capacità di progettare.
Non dimentichiamoci che l’affetto conta
spesso più di mille parole. Se ne abbiamo
il tempo, iniziamo un gioco o una costru-
La noia è un’occasione di crescita in- zione con loro, facendo sentire che siamo
A CURA DI
ELISA PANTO credibile per i nostri figli. al loro fianco finché non prendono il via.
Quando mi annoio posso avere del tempo Gradualmente questo tempo diminuirà
per capire meglio chi sono, cosa mi piace fino a poter loro concedere piena auto-
davvero, cosa mi passa per la testa; pos- nomia.
so sfruttare la mia fantasia e creatività
alla ricerca di cosa posso fare in questo Incoraggiamoli a finire ciò che hanno
tempo “morto” e trovare delle soluzioni, iniziato.
imparando a risolvere i piccoli/grandi Insegniamo loro ad essere costanti e a
problemi. portare a termine le cose (un puzzle, una
costruzione, un disegno ecc.) anche quan-
Insegniamo loro che i momenti di noia do l’entusiasmo iniziale è sceso. Un po’ di
sono delle “occasioni”. frustrazione è quello che serve per impa-
LORENZA FURLAN Comunichiamo loro che questo è “tempo rare a tollerare in futuro i tanti momenti
PSICOTERAPEUTA E di noia della vita adulta.
PSICOLOGA DELL’ETÀ EVOLUTIVA libero”, uno spazio in cui possono espri-
mersi e dedicarsi alle attività che più
amano, senza che nessuno imponga orari, Non cadiamo in tentazione.
limiti e troppe regole. A volte cediamo alla tentazione di pren-
LA RANA CHE RIDE dere la strada più semplice: “ti do il di-
È un’associazione di promozione
sociale nata nel 2017, con lo scopo Magari serve uno spunto iniziale. spositivo così stai buono”. Proviamo a
di organizzare attività per bambini
e famiglie, residenti a Jesolo o turisti. Senza dare istruzioni troppo precise, pro- chiederci chi si sta davvero annoiando in
Proponiamo tante iniziative ludico/ viamo a dargli del materiale con cui la- quel momento e se possiamo, invece, at-
ricreative, eventi, laboratori, gite,
animazione, durante tutto l’anno. vorare, creare, sperimentare: cartone, for- tivarci e fare un po’ di fatica per trovare
www.laranacheride.it bici, colla, colori, schede stampate, libri con loro delle soluzioni che li renderanno
@La Rana Che Ride
laranacheride ecc. I bambini alleneranno, così, la loro più consapevoli e sereni in futuro.
GIOCHIAMO ASSIEME
Il teatrino delle ombre è una forma d’arte semplice e molto amata dai bambini. È rea-
lizzato grazie alla proiezione di sagome su uno schermo semitrasparente, irradiato da
una luce posteriormente. Costruire un teatrino delle ombre è un’operazione semplice e
IL TEATRINO divertente.
Ecco cosa occorre: una scatola di scarpe o uno scatolone; un foglio di carta velina o
DELLE forno; nastro adesivo; cartoncino nero, bastoncini di legno o stuzzicadenti lunghi; forbici;
matita. Ritagliate sul fondo della scatola un rettangolo da coprire con il foglio di carta
OMBRE velina o forno, attaccandolo su tutti i lati. Disegnate sul cartoncino i personaggi della
vostra storia, ritagliateli e attaccateli ai bastoncini. Posizionate una lampada o torcia
dietro al teatrino, alzate il sipario e iniziate ad animare i personaggi! Buono spettacolo!
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