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GLI STATI
UNITI PUNTI DI VISTA
D’EUROPA GIAMPAOLO ROSSI
A CURA DI
Un progetto giace
da più di dieci anni
nel cassetto Saremmo diventati quello che siamo unica, senza confini. Ma quel sogno
dell’associazione (con tutti i nostri errori) se non degli Stati Uniti d’Europa attende
culturale monsignor
Marcato, di cui ho l’onore avessimo saputo aprirsi ai “foresti”, ancora di essere compiuto. Con quel
di essere il presidente. tedeschi e austriaci in primo luogo? Se progetto avremmo voluto organizzare,
Il tema era ambizioso: non li avessimo accolti con autentica ogni uno o due anni, un momento di
Jesolo, officina degli Stati ospitalità? Jesolo si è misurata fin da confronto tra rappresentanti di diversi
Uniti d’Europa. Nasceva
da una convinzione: subito con le diversità accogliendole Paesi dell’Unione Europea su temi
che l’appartenenza come occasione di reciproca crescita. come lavoro, informazione, sanità,
all’Europa, Jesolo Forse l’idea dell’Europa era ancora istruzione ecc., con l’obiettivo di
ce l’ha nel suo Dna.
un germoglio, ma Jesolo ha saputo creare una maggiore consapevolezza
farlo crescere tanto da dedicargli sul sogno degli Stati Uniti d’Europa.
(all’incirca a metà anni ‘70) quel Prematuro il tempo? Forse. Ma quella
gioiello di bronzo di Augusto Murer: necessità rimane, visto il modo da
i giovani d’Europa si incontrano a rozza tifoseria con cui si sta discutendo
Jesolo. È davanti all’ingresso dello un tema fondamentale per l’Unione: la
Iat – Ufficio informazioni, di piazza Difesa Comune. Intanto la nostra città
Brescia. Da allora siamo diventati potrebbe fare un passo dentro il sogno
l’Unione Europea, con una moneta e definirsi così: Jesolo, città d’Europa.
Cartoline d’epoca
1800: I BARBITONSORI
Anche nel centro di Cavazuccherina si insedia un nuovo punto
di ritrovo, di chiacchiera e di discussione sulle grandi vicende
italiche e su quelle più piccole della cronaca paesana.
Lo inaugurano i fratelli barbitonsori Nicolò e Costante Murador,
figli dell’eracleense Giacinto. Là si fanno servire di barba e
capelli il segretario comunale, il farmacista Ugo Joppi, il medico
condotto Camozzi e anche il parroco don Giobatta Guiotto.
Sulle poltroncine imbottite si accomodano i consiglieri,
i maestri comunali, i possidenti, i bottegai, gli artigiani.
Dai fratelli Murador giungono dalle frazioni anche il calderaio
Antonio Cadamuro e il venditore di cordelle Antonio Massariol
durante i loro servizi a domicilio.
Dall’archivio di Roberto Rugolotto
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