Page 85 - ViviJesolo-09-2023
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Non è diventata
                 Capitale della
                 Cultura 2022,                                      TRA STORIA,
               ma c’è mancato                                       NATURA
               veramente poco:      PIEVE                           E CULTURA                         Su e Giù
                Pieve di Soligo                                                                    per il Veneto
                era in finale ed
              è stata superata,     di SOLIGO
            quasi al fotofinish,
                                                                                                       A CURA DI
          dall’Isola di Procida.                                                                  ALBERTO TESO






















                                                 nica città del Veneto in corso per   rivalità:  una  realtà,  comunque,  unica,  tanto
                                                 l’ambito titolo, Pieve aveva molte   da essere conosciuta anche come “la perla del
                                          Ufrecce al proprio arco: il suo paesag-  Quartier del Piave”, data la presenza, nel suo
                                          gio, immerso nelle colline del Prosecco, patri-  territorio, di numerosi punti di interesse.
                                          monio dell’Unesco; la sua storia millenaria; la   Lungo i due fiumi che la attraversano, il So-
                                          sua architettura, caratterizzata dalla presenza   ligo, appunto, ed il Lierza, si possono, infatti,
                                          di numerose ville, come la seicentesca villa   ammirare scorci naturalistici e storici indi-
                                          Morona ed il coevo palazzo Ciassi, il Centro   menticabili, apprezzati soprattutto sul far
                                          Balbi  Valier,  il  caratteristico  Borgo  Stolfi  e   dell’autunno quando tra l’altro si “celebra” il
                                          l’ottocentesco Palazzo Vaccari; la sua cultura,   rito dello spiedo, la tradizionale manifesta-
                                          essendo la città che ha dato i natali cento anni   zione culinaria che risale al 1956 e nel corso
                                          fa esatti, al poeta Andrea Zanzotto; non ulti-  della quale si cucinano, appunto allo spiedo,
                                          ma, la sua enogastronomia.         centinaia di volatili, oggi principalmente qua-
                                          La città era originariamente divisa tra due en-  glie ma, storicamente, svariati tipi di “osei” da
                                          tità distinte, la Pieve del Trevisan, sulla riva   accompagnare ovviamente alla “poenta”. L’e-
                                          destra del fiume Soligo e la Pieve del Contà,   dizione 2017 de "Lo Spiedo Gigante" è addirit-
                                          sull’altra sponda, separate anche da un certa   tura entrata nel Guinnes dei primati.






                 LE ACQUE                   glia Manin. Queste residenze d'epoca ospi-  re come tanto tempo fa. A poca distanza
          DI POLCENIGO                      tano concerti di musica classica ed eventi   dal centro ci sono le sorgenti del torrente
                                            culturali. Da segnalare, a questo proposito,   Gorgazzo, caratterizzate da acque limpi-
          Il piccolo centro è caratterizzato dalla pre-  la millenaria Sagra dei Thest, ossia i "cesti",   dissime, di un incredibile colore tra il verde
          senza di altre dimore signorili, tra cui spic-  di tute le forme e dimensioni, realizzati ma-  e l'azzurro, e quelle dette della Santissima,
          cano il Palazzo Salice Scolari, del XVI seco-  nualmente, che si tiene la prima domenica   ove nasce il Livenza, in un caratteristico pa-
          lo, col suo caratteristico giardino all'italiana   di settembre ed è, forse, l'unico momento in   esaggio semicircolare in cui l'acqua sgorga
          e Palazzo Zaro, già di proprietà della fami-  cui  Polcenigo si anima e riprende a vive-  quasi magicaente dal terreno.
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