Page 11 - ViviJesolo-03-2025
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«Il mare mi piace vederlo, mi piace dirgli le cose perché sono
                                     sempre convinto che, se dici una sciocchezza e hai davanti un palazzo,
                                     quella sciocchezza poi ti rimbalza addosso; invece, se la dici al mare,
                                     quella stessa sciocchezza vola via diventa lirica».





                  Qual è il tuo rapporto con il mare?             sone costrette su una sedia a rotelle. È molto bello, per esem-
                  «Direi conflittuale, perché io sono di Livorno, che è una città   pio, quello che si fa con i ciclisti realizzando in tante città le
                  di mare; ma, allo stesso, tempo ho difficoltà a stare dentro al   piste ciclabili; però, penso che prima dovremmo accertarci
                  mare. Faccio fatica a nuotare nell’acqua alta e ho paurissima   che ogni città sia anche a misura di carrozzina; perché, prima
                  dell’acqua alta. Quindi, il mare mi piace vederlo, mi piace   di poter godere di una qualsiasi mobilità legata anche all’e-
                  dirgli le cose perché sono sempre convinto che, se dici una   cologia o di una qualsiasi attività ludica o sportiva, tutti i
                  sciocchezza e hai davanti un palazzo, quella sciocchezza poi   cittadini, anche chi è in carrozzina, ha il diritto di poter ac-
                  ti rimbalza addosso; invece, se la dici al mare, quella stessa   cedere a servizi, strutture, negozi. E questo è uno dei temi più
                  sciocchezza vola via diventa lirica».           importanti del domani».


                  Che ricordi ti legano al mare?                  Per essere sempre più inclusivi…
                  «Il mare mi ricorda il mio babbo perché era un marinaio, ha   «Credo che l’inclusività avvenga nella misura in cui davvero
                  lavorato tanto in marina e, quando sono nato io, è andato in   tu possa andare in un albergo anche a cinque stelle e vedere
                  pensione, ma ha comunque continuato a lavorare all’autorità   una persona con la sindrome di down che ti accoglie; perché
                  portuale di Livorno, gli piacevano le gru e gli piaceva il porto.   in realtà lo stellato non è determinato dall’efficienza o dalla
                  Ricordo che anche da piccolo mi portava in porto e mi faceva   velocità con cui fai il lavoro, ma magari dal sorriso, che è
                  vedere quel mare, che è un mare che accoglie. Il porto è un   anche un valore più interessante. Quindi, tornando alla do-
                  mare che accoglie le navi e che accoglie le persone. Quindi,   manda di prima, credo si stia facendo tantissimo; la sensibi-
                  per me il mare è soprattutto accoglienza, mistero e anche   lità si è acuita molto e sono felice perché mi piace l’idea di
                  paura, però, perché l’abisso è qualcosa che ti ricorda anche   vivere in un paese che ha questo tipo di evoluzione».
                  l’immensità che c’è sotto ma anche dentro di noi».
                                                                  Il tuo spettacolo si intitola “Storie del nostro presente”:
                  Spettacoli come i tuoi, iniziative come le pizzerie inclusi-  ma ti preoccupa il futuro?
                  ve o i libri su Andrea Antonello, hanno permesso di dare   «Mi preoccupa un futuro dove un bambino può chiedere
                  una mazzata al muro dell’indifferenza e della paura ver-  all’intelligenza artificiale se esiste Babbo Natale. Questo mi
                  so il mondo della disabilità. Secondo te le cose stanno   preoccupa. Mi preoccupa un futuro molto più interessato
                  cambiando o c’è ancora tanto da fare?           all’algoritmo o all’intelligenza artificiale che all’intelligenza
                  «Secondo me, stanno cambiando molto e penso che cam-  umana, un futuro che si occupa più di intelligenza artificiale
                  bieranno sempre di più. Insomma, c’è sempre più sensibi-  che di sensibilità. Però sono abbastanza progressista e credo
                  lità al tema di chi non è esattamente come noi e questa   che, alla fine, ci siano degli anticorpi nel tessuto sociale che ci
                  cosa è una ricchezza umana. Io non penso che una persona   tutelano dallo spegnersi della fantasia (che è il vero rischio).
                  disabile sia diversa da me, non penso che sia uguale a me,   Finché esistono gli errori, e gli errori sono un grande sintomo
                  penso che sia unica come me. Quindi, secondo me non sono   di umanità, finché esistono i fallimenti, finché esisteranno
                  nemmeno persone “speciali”, a meno che non lo sia anch’io.   anche i sogni e finché esisterà Babbo Natale, allora vuol dire
                  Sono persone che hanno assolutamente gli stessi diritti che   che avremo ancora un briciolo di umanità da conservare».
                  ha ogni essere umano e, ovviamente, laddove ci sono degli
                  svantaggi, dei deficit o delle impossibilità, quei diritti van-  Cos’è l’amore?
                  no acquisiti affinché chiunque possa avere una vita piena e   «L’amore è sicuramente un genere, qualcosa che non possono
                  degna di essere vissuta».                       inventare i robot o non possono inventare i computer. L’a-
 SECONDO ME       Di recente hai partecipato, a Prato, ad una singolare ini-  bella anche quando non è bella, è bella anche quando è sof-
                                                                  more è come la vita, è anche più bello della felicità. La vita è

                                                                  ferente, è bella anche quando ci massacra, così come è anche
                  ziativa: provare ad andare in giro su una sedia a rotelle.
                                                                  l’amore. Forse l’unico motivo per cui si viene veramente in
                  Com’è andata?
                                                                  questo mondo non è nemmeno per vivere, ma è per amare».
                  «Mi sono reso conto di tutte le difficoltà che vivono le per-


                                                                                                        11
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