Page 37 - ViviJesolo-11-2025
P. 37
Luca, qualcuno ha detto che sei “nato malata. Alba non ha bisogno di medicine,
padre”, perché sempre votato agli altri: ha bisogno di vita. La gente fatica a capire
è così? questa differenza. In tutti i miei progetti
«Ci sta, ma io padre lo volevo diventare dav- come il Borgo Sociale, o La casa di Matteo
vero. Con il mio compagno avevamo preso (che accoglie minori disabili gravi anche in
in considerazione varie possibilità, dall’utero stato terminale, troppo gravi per essere te-
in affitto all’adozione. La mia relazione ter- nuti negli ospedali o da qualche famiglia,
mina ma decido di iscrivermi ugualmente al ndr) sono partito dalle persone, ho visto le
registro degli affidi. Come single, ora potevo loro esigenze, ho ascoltato i loro bisogni e,
solo sperare in un affidamento. Sette mesi da questi, ho costruito il resto. Quando ho
dopo vengo chiamato per l’affido di una neo- acquistato la prima casa non avevo neanche
nata: Alba, nata in ospedale con sindrome di i soldi. Ma ci credevo così tanto che sono
Down e abbandonata. Nonostante fosse di- andato avanti. Sono arrivate le donazioni ed
sponibile all’adozione, un mese dopo non era ora abbiamo sette comunità, un albergo, una
stata ancora accettata da nessuna coppia». fattoria, produciamo il miele e ci vivono 25
ragazzi. Questa non è la mia attività, è la mia
Quale la svolta? vocazione».
«Durante il periodo di affido scopro che
l’adozione è possibile anche ad un single in Come vedi il futuro?
caso di minore con disabilità e, con l’aiuto «Ho visto i genitori di questi ragazzi così ca-
della mia avvocatessa, inoltro richiesta di richi di problemi e così soli che riescono a
adozione. Grazie alla mia esperienza nella malapena a gestire il presente e non hanno
disabilità il giudice decide di accettare la soluzioni per il futuro dei loro figli. Raffaele,
mia candidatura. Così, dopo un anno di affi- il ragazzo che è nel film, l’abbiamo recupe-
do, oggi sono ufficialmente padre ed Alba è rato da una rsa. Aveva 22 anni e viveva con
mia figlia per sempre». persone di ottant’anni perché i genitori era-
no mancati. Ora ha fatto un film, lavora, ha
Facciamo un passo indietro: cosa ti ha amici. Se Raffaele o Alba vengono visti solo
portato ad essere così dedito agli altri? come degli handicappati quando io muoio, LA VITA PER GLI ALTRI
_______
«Diego, il mio migliore amico, siamo cre- la società li rimette nelle rsa, perché la sola
sciuti insieme. Diego è morto a soli 15 anni risposta che viene data ai disabili è l’assisten- Dall’età di 16 anni, Luca viaggia tra
a causa di un melanoma. Gli ho tenuto la zialismo». India e Africa. Aiuta a costruire pozzi,
mano fino all’ultimo istante di vita. È grazie ospedali, scuole. Impara ad affiancare
a lui che la mia visione delle cose ha preso Come assessore alle politiche sociali di medici nelle sale operatorie di
ospedali fatiscenti in sperduti villaggi
una strada completamente diversa da quella Napoli come ti stai muovendo? africani. Accompagna i malati durante
tradizionale e mi sono avvicinato alla disabi- «Attraverso questo ruolo, vivo in prima i pellegrinaggi a Lourdes, dove viene a
lità, prima nel treno bianco diretto a Lour- persona il disagio delle famiglie che deside- contatto con la malattia e la disabilità.
Da queste esperienze nasce il bisogno
des e poi nelle missioni in India e Africa. rerebbero vedere la costruzione stabile e du- di fare qualcosa di concreto per chi
Però, posso fare una precisazione?». ratura di efficaci supporti d’aiuto e non solo vive nelle difficoltà. Nel 2007 fonda a
bellissime intenzioni nei progetti. Dobbia- Napoli “A Ruota Libera”, una onlus che
Dimmi… mo accompagnare le persone disabili verso offre a persone disabili, spesso senza
genitori, l’opportunità di socializzare, di
«É necessario distinguere tra malattia e di- la maggiore autonomia possibile. Abbiamo coltivare i propri talenti e di integrarsi
sabilità: la malattia può essere curata, non bisogno di staccarci da modelli e stereotipi nella comunità. Teatro, laboratori,
sempre è una sentenza di morte, mentre imposti. Se esistono solo persone perfette, coltivazione, apicoltura, scrittura
la disabilità è una condizione. Diego aveva famiglie perfette, amori perfetti, tutti gli al- ed ora anche a Roccamonfina,
la Locanda dei Folli, il primo albergo
un tumore ed è morto, Alba è disabile, non tri cosa sono?». etico della Campania.
EMANUELA BRESSAN è una donna disabile, orgogliosamente disabile viene da dire conoscendola, perché lei con
molta sincerità dice: «La mia vita sulle ruote non è troppo male, anzi». Se c’è qualche cosa che non le piace è la
mancanza di conoscenza da parte delle persone, che finisce per causare grandi difficoltà. Ironica, intelligente
e molto sensibile, Emanuela racconterà tanti episodi e tante storie straordinarie che ci aiutano a capire e a
comprendere di più. Per scrivere a Emanuela Bressan: soloabili@yahoo.it ------
37