Page 40 - ViviJesolo-11-2025
P. 40

Parlare di gentilezza può sembrare strano e lontano
                                   da molti comportamenti che quotidianamente
                                   viviamo. Il valore della cortesia e della gentilezza
                                   sembrano un po’ sbiaditi e fuori moda, spesso
                                   scambiati per debolezza o con l’incapacità
             A TUTTA PSICHE        di una netta presa di posizione.







             LA GENTILEZZA



             FA STAR BENE






                                                                     destinatari della nostra gentilezza, ma an-
                                                                     che in noi stessi che la pratichiamo. Studi
                                                                     scientifici  dimostrano  che  fare  del  bene
             A CURA DI
             PETRA VISENTIN        Essere gentili non vuol dire essere sempre   aumenta  il  benessere  psicologico,  sociale
                                   e comunque disponibili ed arrendevoli per   e fisico. Se praticata costantemente agisce
                                   timore  di  non  essere  accettati  o  per  un   sul nostro umore, prevenendo lo stress e
                                   forte  bisogno  di  approvazione.  È  impor-  generando sicurezza e fiducia in noi stes-
                                   tante saper dosare in modo equilibrato la   si.  Fare  qualcosa  di  gentile,  ci  fa  sentire
                                   disponibilità verso gli altri ed evitare che   bene, anche grazie all’aumento dei livelli di
                                   sovrasti i propri bisogni e le proprie neces-  dopamina che produce una sensazione di
                                   sità. Essere gentili va al di là di un sempli-  euforia seguita da una calma naturale. Du-
                                   ce comportamento: la gentilezza implica   rante le nostre giornate, invece, di atten-
                                   un modo di essere che coinvolge il nostro   dere che l'altro sia gentile, possiamo essere
                                   sé nel rapporto con gli altri. È la capacità   noi a fare il primo passo: in questo modo
                                   di agire con altruismo e attenzione, senza   si  attiva  una  sorta  di  contagio  benefico,
                                   aspettarsi ricompense immediate. I bam-  visto che chi riceve un atto di gentilezza
                                   bini, già dai sei mesi, esprimono compor-  è  più  propenso  a  fare  altrettanto.  In  tal
                                   tamenti  affabili  verso  gli  altri.  Sembra,   modo, la gentilezza, da atto individuale, si
                                   quindi, che la mancanza di atti gentili sia   trasforma così in un catalizzatore di cam-
                                   il prodotto della spinta all’individualismo,   biamento positivo su larga scala, in grado
                                   propria della società attuale. I gesti gentili   di migliorare la qualità della vita e creare
                                   sono diventati rari perché siamo più porta-  ambienti più solidali e armoniosi. Piccoli
                                   ti a pensare a noi stessi e tendiamo ad evi-  gesti quotidiani come un sorriso, un grazie,
                                   tare comportamenti che “ci fanno perdere   un mettersi nei panni degli altri, … posso-
                                   tempo”. Ciò nonostante, è bene ricordare   no generare grandi effetti, trasformando la
                                   che si può scegliere di essere gentili e tale   percezione della vita e creando un circolo
                                   scelta produce un benessere non solo nei   virtuoso di benessere.


             PETRA VISENTIN è una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera pro-
             fessione a Jesolo, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti
             pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni.
             Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com------


             40
   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45