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Parlare di gentilezza può sembrare strano e lontano
da molti comportamenti che quotidianamente
viviamo. Il valore della cortesia e della gentilezza
sembrano un po’ sbiaditi e fuori moda, spesso
scambiati per debolezza o con l’incapacità
A TUTTA PSICHE di una netta presa di posizione.
LA GENTILEZZA
FA STAR BENE
destinatari della nostra gentilezza, ma an-
che in noi stessi che la pratichiamo. Studi
scientifici dimostrano che fare del bene
A CURA DI
PETRA VISENTIN Essere gentili non vuol dire essere sempre aumenta il benessere psicologico, sociale
e comunque disponibili ed arrendevoli per e fisico. Se praticata costantemente agisce
timore di non essere accettati o per un sul nostro umore, prevenendo lo stress e
forte bisogno di approvazione. È impor- generando sicurezza e fiducia in noi stes-
tante saper dosare in modo equilibrato la si. Fare qualcosa di gentile, ci fa sentire
disponibilità verso gli altri ed evitare che bene, anche grazie all’aumento dei livelli di
sovrasti i propri bisogni e le proprie neces- dopamina che produce una sensazione di
sità. Essere gentili va al di là di un sempli- euforia seguita da una calma naturale. Du-
ce comportamento: la gentilezza implica rante le nostre giornate, invece, di atten-
un modo di essere che coinvolge il nostro dere che l'altro sia gentile, possiamo essere
sé nel rapporto con gli altri. È la capacità noi a fare il primo passo: in questo modo
di agire con altruismo e attenzione, senza si attiva una sorta di contagio benefico,
aspettarsi ricompense immediate. I bam- visto che chi riceve un atto di gentilezza
bini, già dai sei mesi, esprimono compor- è più propenso a fare altrettanto. In tal
tamenti affabili verso gli altri. Sembra, modo, la gentilezza, da atto individuale, si
quindi, che la mancanza di atti gentili sia trasforma così in un catalizzatore di cam-
il prodotto della spinta all’individualismo, biamento positivo su larga scala, in grado
propria della società attuale. I gesti gentili di migliorare la qualità della vita e creare
sono diventati rari perché siamo più porta- ambienti più solidali e armoniosi. Piccoli
ti a pensare a noi stessi e tendiamo ad evi- gesti quotidiani come un sorriso, un grazie,
tare comportamenti che “ci fanno perdere un mettersi nei panni degli altri, … posso-
tempo”. Ciò nonostante, è bene ricordare no generare grandi effetti, trasformando la
che si può scegliere di essere gentili e tale percezione della vita e creando un circolo
scelta produce un benessere non solo nei virtuoso di benessere.
PETRA VISENTIN è una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera pro-
fessione a Jesolo, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti
pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni.
Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com------
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