Le acque sonore di Sile Jazz

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A Jesolo, dove il fiume sfocia nel tratto chiamato “Piave Vecchia”, fa tappa la nuova edizione della rassegna “Sile Jazz”.

Il festival green che fa risuonare le anse del fiume Sile tra le province di Treviso e Venezia con la forza del jazz contemporaneo, sarà di scena nella nostra città. L’appuntamento è per venerdì 11 luglio, alle ore 21, in piazza Torino, con “Nico”, ovvero Monica Fabbrini (voce), Diego Borotti (saxofoni, Ewi Akai), Daniele Tione (pianoforte), Paul Zogno (basso elettrico) e Mattia Barbieri (batteria).

Il concerto porta in scena i brani originali del progetto discografico “Nica”, di cui Monica Fabbrini è co-autrice, accanto a standard jazz e soul e a sontuose melodie italiane. Le composizioni e gli arrangiamenti, firmati da Diego Borotti, delineano un sound sofisticato che intreccia melodia italiana, groove jazz, inflessioni soul e suggestioni mediterranee. Un repertorio cantato in tre lingue, che restituisce la ricchezza di un percorso artistico fatto di viaggi, incontri e contaminazioni. Con la sua voce matura e intensa, Nica dà vita a interpretazioni originali e coinvolgenti, fondendo testo e musica in un equilibrio fluido tra forza espressiva e delicatezza.

LA RASSEGNA

Sile Jazz nasce nel 2011 con l’intento di offrire un momento di incontro, di scambio culturale di qualità e di riscoperta dei luoghi limitrofi al fiume. La rassegna cresce negli anni e consolida la sua mission: la volontà di far conoscere al pubblico solisti e compositori tra i più originali, innovativi e creativi del panorama musicale contemporaneo e la necessità di valorizzare il territorio, anche nei suoi angoli più sconosciuti, con uno sguardo inusuale.

Tutte le info sugli eventi: silejazz.com/web/

«UN DIALOGO CON LA NATURA»

Alessandro Fedrigo, bassista, compositore e didatta, è socio fondatore e coordinatore, insieme a Nicola Fazzini, dell’Associazione nusica.org. È il direttore artistico di Sile Jazz e responsabile delle scelte musicali di Sile Jazz.

«Sile Jazz nasce dal desiderio di portare la musica là dove normalmente non arriva, in un dialogo diretto con la natura, i paesaggi, le comunità. Un percorso condiviso per declinare in modi sempre diversi una musica contemporanea e libera.

In questa edizione il Jazz incontra la musica africana, l’elettronica, la fiaba, la melodia e la sperimentazione, grazie ai tanti artisti e musicisti che faranno risuonare il fiume in modi sorprendenti. Abbiamo voluto rafforzare ancora di più il legame tra suono e territorio, proponendo produzioni originali e prestando attenzione al linguaggio musicale e alla relazione tra composizione e improvvisazione. La sostenibilità resta per noi una scelta politica e culturale: significa prendersi cura degli spazi che attraversiamo e delle relazioni che costruiamo. Il jazz, con la sua libertà, la sua capacità di reinventarsi, è il linguaggio ideale per raccontare tutto questo».

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