Come riempire l’estate

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Le vacanze estive, per i bambini italiani, sono il tempo più lungo e più sospeso dell’anno.

Le aspettano con ansia ma, dal punto di vista psicologico e pedagogico, una pausa così lunga può diventare problematica se non viene gestita in modo consapevole. I bambini, infatti, hanno bisogno di continuità, routine e stimoli variabili ma significativi. Il rischio non è solo quello della noia, che di per sé può essere anche costruttiva, ma quello di una noia mal gestita, che si trasforma in apatia, iperstimolazione da schermo o regressione delle autonomie conquistate durante l’anno.

Cosa possiamo fare, allora, come genitori? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Lorenza Furlan, psicologo dell’età evolutiva e psicoterapeuta. Lasciare spazio alla noia “buona”. Non dobbiamo temere la noia: stimola la creatività, l’immaginazione e la capacità di organizzarsi. Ogni tanto è utile sospendere l’ansia da prestazione (compiti, attività strutturate) e permettere ai bambini di “disintossicarsi” dal ritmo scolastico.

Incentivare attività lente.

Proporre attività che, durante l’inverno, non trovano spazio: puzzle, giochi in scatola, disegno libero, lettura, scrittura creativa, cucito, cura delle piante. Attività che richiedono pazienza e attenzione, sviluppano la concentrazione e la gestione del tempo.

Coltivare le autonomie.

In estate abbiamo finalmente il tempo di insegnare a rifare il letto, sistemare i giochi, apparecchiare la tavola, prendersi cura degli animali domestici. Non è solo “aiuto in casa”, è educazione all’autonomia, all’autoefficacia e alla responsabilità.

Stare all’aria aperta.

La natura è la più potente palestra emotiva e sensoriale per un bambino. Andare al parco, camminare nei boschi, fare un picnic, giocare all’aperto. Non servono esperienze straordinarie, ma tempo condiviso e qualità relazionale.

Valorizzare le relazioni.

L’estate è anche l’occasione per coltivare le relazioni familiari spesso trascurate: vedere i nonni, passare del tempo con cugini lontani, invitare un amico a dormire. Il legame affettivo è una risorsa educativa primaria.

Stimolare la lettura.

La lettura estiva va proposta come piacere, non come compito. Lasciamo che i bambini scelgano ciò che amano: fumetti, libri illustrati, racconti brevi. Se il libro è giusto per loro, lo leggeranno volentieri anche sotto l’ombrellone.

Autore /

La Rana Che Ride è un’associazione di promozione sociale nata nel 2017, con lo scopo di organizzare attività per bambini e famiglie, residenti a Jesolo o turisti. Proponiamo tante iniziative ludico/ricreative, eventi, laboratori, gite, animazione, durante tutto l’anno.

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