La Burano che non ti aspetti

Quanti di voi hanno visitato almeno una volta nella vita l’isola di Burano e apprezzato le case colorate e il famoso merletto? Oggi voglio darvi degli spunti e un itinerario per conoscere l’isola sotto nuovi punti di vista.

Iniziate raggiungendo l’isola a piedi (sì proprio a piedi), scendendo alla fermata Actv “Mazzorbo” anziché “Burano”; attraversate a piedi la vigna murata della tenuta Venissa (i cancelli sono sempre aperti) e avrete la possibilità di passeggiare in mezzo al prezioso vitigno con le cui uve si produce il vino “Dorona”. Alla fine del vigneto troverete il ponte che collega Mazzorbo a Burano: attraversatelo godendovi la meravigliosa vista su Torcello e raggiungete via Galuppi perdendovi tra le callette più strette. Andate alla ricerca della casa di Bepi, la casa più colorata dell’isola, e fermatevi per una pausa gelato da “I fradei”: tra più di venti gusti di gelato diversi troverete il vostro preferito.

Continuate su via Galuppi e raggiungete la cappella di Santa Barbara dove potrete vedere il mosaico che rappresenta Santa Barbara con in mano l’Empire State Building di New York. Infine, proseguite a sinistra verso via Terranova e andate a cercare l’unica casa NON colorata di Burano, si tratta della casa di Remigio Barbaro, uno scultore che ha abitato lì fino al 2005, noto come “l’eremita dell’isola”. Riconoscerete la casa perché campeggia nel cortile una statua di San Francesco con una citazione dal Cantico delle Creature. Credetemi, avrete la sensazione di non essere mai stati a Burano seguendo questo percorso.

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