#NONTUFFARTI… NON ROVINARTI LA VITA

«Non rischiate di rovinarvi la vita per un tuffo in mare, all’estremità dei pontili il fondale è basso, livello del mare non può attutire il tuffo e le conseguenze sono queste». Le parole sono del primario del pronto soccorso di Jesolo, dottor Mattia Quarta. Un appello accorato lanciato soprattutto all’indirizzo dei giovani. Perché, non ci si può rovinare la vita per una imprudenza.

I pontili sono belli, caratteristici, decisamente utili (per la difesa dall’erosione), ma potrebbero diventare pericolosi. Il fondale, infatti, è basso e, per questo, ne vengono vietati i tuffi.

«Un fenomeno grave, da arginare subito: non possiamo permettere che una leggerezza possa rovinare l’esistenza ai giovani che vengono in vacanza a Jesolo – interviene il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Ulss4, Mauro Filippi. «In presenza di gravi lesioni da tuffo, che purtroppo accadono ogni estate, provo tanta rabbia perché non posso accettare che un giovane si rovini la vita per una sciocchezza del genere».

LE POSSIBILE CONSEGUENZE

I traumi da tuffo sono la seconda causa di tetraplegia in Italia dopo gli incidenti stradali. Il trauma cranico e/o lesioni alla colonna vertebrale provocati in seguito a un tuffo in acqua bassa determinano danni irreversibili, effetti psicologici devastanti per la persona che da un giorno all’altro si ritrova paralizzata. Per questo è iniziata una campagna di sensibilizzazione, rilanciata dal sindaco Christofer De Zotti che avrà, a breve, anche ulteriori iniziative.

LO SPOT SHOCK

L’Ulss4 ha realizzato uno spot per sensibilizzare soprattutto i giovani a non tuffarsi dai pontili. Una iniziativa “forte”, quanto necessaria, proprio per le conseguenze che ci possono essere. Per vedere lo spot di sensibilizzazione contro i tuffi:

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