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A CURA DI
           EMANUELA BRESSAN




                                      DOMIZIANA                                                    Scusate le Ruote
                                      MECENATE
         CAMBIO





         E SORRIDO










           SE ESISTESSE IL NOBEL
           PER CHI HA SAPUTO MEGLIO
           DI ALTRI, REINVENTARSI
           UNA VITA, DOMIZIANA SAREBBE
           LA CANDIDATA PERFETTA…
           E, FORSE, LA VINCITRICE.



          Classe 2002, romana, a soli 6 anni,   tunatamente incompleta e questo
          guardando alla televisione le Olim-  le permise di recuperare in parte il
          piadi di Pechino, Domiziana vide   controllo della parte superiore del
          per  la  prima  volta  una  competi-  corpo. Chiunque avrebbe pensato
          zione di ginnastica artistica. Tanto   di  abbattersi  nella  disperazione.
          bastò a farla innamorare di questo   Non  fu  il  suo  caso.  Anzi.  Appe-
          sport e a farle decidere di comin-  na fu in grado, si guardò intorno
          ciare a praticarlo. Con successo, a   in cerca di un altro sport alla sua
          quanto pare, visto che il suo obiet-  portata. E così Domiziana, invece
          tivo,  vicinissimo,  erano  i  Giochi   di “annegare” nel dolore, cominciò
          Olimpici. Ma, come spesso accade   a  nuotare.  Con  un  tale  impegno,
          nella vita, il destino aveva per lei   passione e disciplina che quest’an-
          altri progetti. Al primo anno di in-  no ha gareggiato alle Paralimpiadi
          gegneria elettronica, nel 2021, du-  di Parigi nei 50 dorso e nei 100 stile
          rante un allenamento, al termine   libero,  con  piazzamenti  del  tutto
          di un volteggio, Domiziana atterra   invidiabili.
          di collo. Non perde conoscenza e   Ciò che meraviglia non è solo la
          si rende immediatamente conto di   capacità  di  adattamento  ad  un
          non  sentire  più  il  proprio  corpo.   cambiamento  così  traumatico  da
          Trasportata d’urgenza all’ospedale   parte di una persona così giovane,
          San  Camillo  e  operata,  trascorre   ma  anche  lo  spirito  con  il  quale
          un mese in coma farmacologico e   Domiziana  lo  ha  affrontato:  con
          poi altri dieci in un centro di riabi-  un sorriso spiazzante e totalmente
          litazione. La lesione cervicale che   contagioso. Ed è con questo sorri-
          normalmente  azzera  l’uso  sia  di   so e ironia che ha risposto alle no-
          arti superiori che inferiori, era for-  stre domande.




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