Page 49 - ViviJesolo-12-2024
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Domiziana, come hai vissuto i primi Hai un profilo Instagram molto at-
tempi dopo l’incidente? tivo, @daddomii, con più di 14mila
«Ho capito subito che si trattava di follower: cosa pensi dei social?
qualcosa di grave, ma ero concentrata «In realtà sono un mezzo di svago. Ma
nel limitare i danni, a non vedere tut- che, se usati bene, possono essere un
to nero. Anzi, pensavo che alla fine si ottimo strumento di comunicazione. A
sarebbe risolto non malissimo. Visto me hanno aiutato perché, quando sta-
che la mia lesione era incompleta, mi vo in ospedale, mi annoiavo tantissimo.
sono concentrata su tutto quanto avrei Mi hanno fatto entrare nel mondo del-
potuto recuperare. Quando mi hanno la disabilità, parlarne e farlo conoscere
parlato di carrozzina per tutta la vita, a persone che non ne sapevano niente.
è stata una doccia fredda. Per un po’ Nei miei video rispondevo a tante do-
ho pensato che forse sarebbe stata una mande che mi venivano fatte sulla di-
situazione temporanea. Poi ho capito sabilità. E scoprivo ogni giorno che la
che non sarebbe stato così». mia esperienza poteva aiutare tanti».
Com’è stato il lavoro di recupero? L’incidente ti ha cambiata?
«Su più fronti, con fisioterapisti, lo- «Certamente. In realtà essendo la so-
gopedisti e terapisti occupazionali. rella maggiore, mi sono sempre sentita
In seguito alla tracheostomia dovevo responsabile in generale, ma certo l’in-
riprendere a respirare in maniera au- cidente mi ha fatto maturare in poco
tonoma, a tossire, parlare ed usare i tempo».
polmoni. Riprendere ad usare le mani,
mangiare, spostarmi. In pratica impa- Come vedi oggi la tua vita?
rare a fare tutto ciò che mi avrebbe «Sono abbastanza soddisfatta della
permesso di recuperare il più possibile persona che sono. Certamente ho an-
in fatto di autonomia». cora molte cose da fare, l’università, il
lavoro. Poi, è vero che sono andata a EMANUELA BRESSAN
Cosa ti ha dato la forza di reagire? Parigi, ma non ho vinto nessuna me- È una donna disabile,
orgogliosamente disabile
«Come dico sempre, non è che ci siano daglia, quindi c’è ancora tanto lavoro viene da dire conoscendola,
molte alternative: o decidi di reagire da fare, devo impegnarmi per raggiun- perché lei con molta sincerità dice:
«La mia vita sulle ruote non
o resti a letto, ti abbatti e non fai più gere anche questo obiettivo. Prima è troppo male, anzi». Se c’è
niente. Tutte le persone che ho avuto dell’incidente vedevo la mia vita come qualche cosa che non le piace
è la mancanza di conoscenza
al mio fianco mi hanno dato la forza di la vedono tutti alla mia età; ora ho tan- da parte delle persone, che finisce
reagire, hanno sempre creduto in me. ti dubbi sul futuro, sul lavoro che pos- per causare grandi difficoltà.
Ironica, intelligente e molto
Ma il lavoro più grande è stato fatto so fare, sulla possibilità di farmi una sensibile, Emanuela racconterà
dalla mia convinzione che dovevo tro- famiglia, perciò non so cosa mi aspet- tanti episodi e tante storie
straordinarie che ci aiutano a
vare il meglio da quanto era rimasto». ta. Spero solo di potere essere felice e capire e a comprendere di più.
di avere accanto delle persone che mi
Per scrivere a Emanuela Bressan:
Come hai scoperto il nuoto? vogliono bene». soloabili@yahoo.it
«In realtà è il nuoto che ha scoperto
me! Era uno sport che avevo già fatto
da piccola. Quando ho fatto la visita
per la patente nel 2022 ho incontrato il
presidente della federazione di nuoto
Paralimpico che aveva letto una mia
intervista e mi ha chiesto se volevo fare NOI, DOMIZIANA,
una prova. L’ho fatta, mi è piaciuto e TI VOGLIAMO GIÀ BENE,
così ho iniziato». ESATTAMENTE COSÌ COME
SEI: MERAVIGLIOSAMENTE E
INSUPERABILMENTE UMANA.
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