Page 62 - ViviJesolo-06-2025
P. 62

A CURA DI
          ROBERTO PELLEGRINI
        LA “MIA”



        VENEZIA!                                                                QUELLO
                                                                                DELLE 23.59





          Anonimo Veneziano, il film.


          Ecco,  se  penso  a  Venezia,  la  penso  con  i   Ma  la  bellezza,  quella  vera,  di  questa  me-
          colori,  profumi,  sensazioni  che  si  possono   ravigliosa città era la sera. In realtà faceva
          trovare nel meraviglioso film con la musica   “scuro” (buio) abbastanza presto e si vedeva-  ROBERTO PELLEGRINI
          composta da quel grande musicista che era   no aggirarsi “strani personaggi” intabarrati;   è uno dei barman più esperti
          Stelvio Cipriani. La melanconia, ma anche   mantelli svolazzanti nella nebbia attraversa-  e noti d’Italia. Formatore
                                                                                per Aibes e Scuole
          la bellezza di viaggiare sul vaporetto della   vano la piazza, quel vedo e non vedo ti dava   Professionali Dieffe -------
          linea “1”, quella che percorre tutto il Canal   una sensazione di mistero. Poi, improvvisa-
          Grande e che, all’epoca del film, parliamo   mente passavano sotto le Procuratie, i porti-
          anni ‘70, aveva la prua completamente aper-  ci, entravano si sedevano al banco e…
          ta e tu, in autunno, con la nebbia, facevi il   “XE FREDO E GHE XE CAIGO”
          giro da piazzale Roma a San Marco guar-  “PAR  MI  UN  MARTINI  SENSA  OLIVA
          dando tutti i palazzi che si affacciavano sul   MA COL LIMON”
          Canale.                           “PAR MI UGUAL”
          Sentivi l’umidità penetrarti anche se avevi   “ME  RACCOMANDO,  VECIO,  BEI  SE-
          già il cappotto. Ma vuoi mettere la meravi-  CHI”
          glia di questa città che, all’epoca, già a metà
          ottobre si spopolava dai turisti e rimaneva   Mi  sembrava  di  essere  in  una  commedia
          completamente in mano al veneziani, ai veri   di Goldoni. Ho passato ore a guardarmi le
          veneziani con qualche eccezione di scrittori,   commedie  con  Cesco  Baseggio  per  capire
          poeti e artisti vari che gironzolavano per le   veramente cos’era Venezia.
          isole della laguna dove, allora, si poteva la-  Ora ne facevo parte e i miei Martini han-
          vorare nel silenzio quasi più totale (a parte   no fatto parte della storia di questa città:
          qualche “oihhh” del gondoliere che spuntava   metà anni ’70, all’American Bar del Florian
          dalla nebbia). Vedevi, mentre ti avvicinavi   già  avevamo  (copiato  dall’Harry’s)  in  fri-
          alla piazza, il fattorino della pasticceria che   go a -17° per tenere i bicchieri da Martini
          ci portava al Florian i croissant. Pane e dolci   Cocktail ghiacciati. Poi tenevamo in frigo a
          venivano portati rigorosamente in testa da   - 4° distillati Gin, Vodka e Vermouth Noilly
          garzoni di bottega in giro per tutta la città,   Prat che, ovviamente, servivano per evitare
          città unica.                      la diluizione nel mixinglass a contatto con
          Poi entravi al Caffè!             il ghiaccio.
          Il primo cliente per gli anni che sono stato   Vabbè,  andiamo  a  farci  un  giro,  e  magari
          lì, era il “Generale”.            entriamo  all’Harry’s  per  un  Martini  e  per
          Un  collezionista  di  monete  antiche  e,  in   sentire quel profumo di tanti anni fa.
          coppia con il “Dottore”, erano i primi clienti
          del Florian che, puntualmente, si divideva-
          no la lettura del Gazzettino e del Corriere
          della Sera.



             62
   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67