I momenti di passaggio

Due età diverse, due modi diversi di vivere i cambiamenti?

Più i bambini sono piccoli più esprimono i loro bisogni nei passaggi difficili attraverso il comportamento, potrebbero tenere il broncio o piangere, arrabbiarsi. Ricordiamoci che in questo modo stanno cercando di dirci qualcosa: hanno bisogno del loro tempo e sono in difficoltà.

I più grandi, che attraversano le grandi tappe di crescita, potrebbero chiudersi un po’ in se stessi. È importante mantenere aperto il dialogo il più possibile, cercando di non confondere l’autonomia con il distacco eccessivo.

Cosa possiamo fare per aiutare i più piccoli?

Per i piccoli è bene individuare prima di tutto quale sia il momento della giornata per loro più difficile. Manteniamo la calma e aiutiamoli a comprendere la scansione dei tempi della giornata. Cerchiamo anche di dare loro delle piccole responsabilità nei momenti di passaggio, facendogli fare delle “cose”. Ricordiamoci che conta molto, a questa età, il contatto fisico ed il movimento, rendiamo divertenti i momenti di cambio: “ci prendiamo per manina e, saltando come delle ranocchie, andiamo a fare colazione?”.

E per i più grandicelli?

Durante i cambiamenti necessitano di avere una “base sicura”, di sentire che ci siamo. Questa certezza consente loro di allontanarsi un po’ da noi e aprirsi all’esplorazione dei nuovi contesti. È importante continuare a stimolarli a raccontarci la loro giornata e le loro emozioni, quali sono le loro preoccupazioni, piccole ansie e paure. Portiamo pazienza in eventuali periodi di nervosismo e irritabilità. Aiutiamoli a mantenere i contatti e le relazioni con gli amici che hanno incontrato nel percorso scolastico appena concluso. Rinforziamone motivazione e autostima, incoraggiandoli nei momenti difficili.