«Non dimenticare di volare»
Compositore, pianista e avvocato, Remo Anzovino è uno dei massimi esponenti della musica strumentale italiana. Lo abbiamo incontrato in occasione del Festival Aqua, in cui ha presentato il suo album appena uscito “Don’t forget to fly”.
Partiamo da “Don’t Forget to Fly”: innanzitutto complimenti, è il disco di musica strumentale più venduto in Italia.
Ci racconti questo tuo ultimo lavoro?
«Questo disco è frutto dell’osservazione della realtà, in un momento in cui nel mondo regna l’incertezza. È un disco che tocca un bisogno diffuso, è una fisioterapia delle emozioni, non c’è malinconia o dispiacere, ma solo la volontà di produrre piacere all’udito, attraverso l’essenzialità del suono del pianoforte che ho trasformato in una grande orchestra».
Cosa significa, quindi, “Don’t forget to fly”?
«È un invito, un promemoria, un post-it da tenere sul frigorifero, che ci ricorda di reimparare a usare la fantasia e l’immaginazione, di non stare passivi di fronte al bombardamento di altre immagini a cui siamo sottoposti continuamente».
A proposito di sogni, ce n’è uno nel cassetto che vorresti realizzare?
«Mi ritengo fortunato, perché quello che sto vivendo l’ho sognato da adolescente. Sono un privilegiato, io vivo della mia musica; avevo un destino segnato, la fortuna è stata incontrare persone che hanno capito che in quel ragazzo c’era un mondo da esprimere attraverso la musica».
Il Festival Aqua non poteva che aprire con un tuo concerto all’alba. Ne hai fatti tanti negli ultimi anni. Che differenza c’è tra suonare la sera, come accade di solito, e farlo invece all’alba?
«Io sono stato un pioniere dei concerti all’alba, per me vuol dire interpretare, attraverso la musica, un momento della giornata in cui qualcosa muore e qualcosa nasce contemporaneamente, come accade ogni giorno in ognuno di noi».
Com’è il tuo rapporto con il pubblico e che tipo di pubblico è?
«Il mio è un rapporto di grande dolcezza: gli devo tutto perché ha premiato e continua a premiare la mia musica. È un pubblico che va dai 20-25 fino ai 90 anni; adesso stanno aumentando i giovani, anche se io non ho fatto niente per apparire, a testimonianza che la musica arriva al cuore di gente di tutto il mondo e di tutte le età».
Cosa pensi dei giovani di oggi?
«Io li ammiro tantissimo. Ci hanno dato una lezione importante durante la pandemia, poi loro sono completamente digitali, sono globali, meno legati a ideologie; noi non gli abbiamo lasciato niente, nessuna certezza. Per me è la migliore generazione degli ultimi 50 anni e va sostenuta e capita».
Sei più tipo da mare o montagna, e da estate o da inverno?
«Io ho origini napoletane, il mare fa parte del mio sangue, l’inverno lo amo per lavorare, l’estate per riposare e fare concerti».
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI FESTIVAL AQUA
Mercoledì 14 giugno (ore 19.00 – arenile di piazza Brescia) lo storico e scrittore Alessandro Vanoli ci apre il suo grande libro del mare.
Sempre il 14 giugno (ore 20.45 – arenile di piazza Brescia) Arianna Porcelli Safonov, con il monologo Lo stile e l’acqua.
Giovedì 15 giugno (ore 20.45 – piazza Mazzini), con La fisica che ci piace, arriva la “rockstar” della divulgazione scientifica Vincenzo Schettini.
Venerdì 16 giugno (ore 20.45 – Parco Pegaso, ingresso a pagamento) il filosofo Umberto Galimberti mette in connessione L’uomo e la natura: addentrarsi nella psiche umana, per capire pensieri, comportamenti, emozioni.
Martedì 27 giugno (ore 18.30 – arenile di piazza Brescia) il filosofo e teologo Vito Mancuso ci insegna l’Etica per giorni difficili.
Al tramonto (ore 20.45 – arenile di piazza Brescia), Morgan, tra musica e racconto, accompagnato dall’inseparabile pianoforte.
L’alba, la voce e le note di Amara: mercoledì 28 giugno (ore 05.45 – arenile di piazza Brescia), la cantautrice presenta Il Respiro dell’Alba: non solo un “concerto”, ma una vera e propria esperienza sensoriale.
Ancora musica, e parole, al tramonto (ore 20.45 – arenile di piazza Brescia), con Simone Cristicchi e il suo Concerto in miniatura.
Giovedì 29 giugno (ore 05.45 – arenile di piazza Brescia), il risveglio è in compagnia del biologo naturalista Daniel Lumera.
Alle 19.00 (arenile di piazza Brescia), il poeta e musicista Andrew Faber con Ti passo a perdere è protagonista di un incontro tra versi eleganti, racconti, riflessioni e note.