Remiera Jesolo tra passione e tradizione

L’Associazione Sportiva, nata nel 2000, promuove nel territorio alcuni sport d’acqua come la voga alla veneta ed il kayak. E a settembre sarà protagonista alla Regata Storica.

L’acqua è uno degli elementi naturali che disegnano il territorio del Centro Storico, lambito dalla straordinaria laguna e attraversato da due fiumi che raccontano il legame tra storia e memoria, il Piave e il Sile. Non a caso proprio da queste parti ha sede la Remiera Jesolo, associazione sportiva nata nel 2000 grazie all’iniziativa di alcuni amici vogatori e che ha lo scopo di promuovere sport d’acqua come la voga alla veneta ed il kayak.

Ha la base operativa al Parco Ca’ Silis, con accesso da via Marzenego, ed è iscritta alla Federazione Italiana Canottaggio Sedile fisso Voga in Piedi, riconosciuta dal Coni. «La Remiera – spiega il presidente Marco Zanella – inizia ad avere un numero di iscritti importante, sono una cinquantina solo quelli impegnati nelle uscite in kayak, e questo in qualche modo premia quel lavoro di squadra iniziato tanti anni fa».

Tra l’altro, presidente, siete protagonisti anche di molti eventi che, in qualche modo, in città hanno un certo rilievo.

«In effetti gli impegni a livello locale iniziano ad essere davvero numerosi, basti pensare che ogni anno nel mese di maggio ospitiamo una tappa del Campionato Italiano di voga in piedi. E poi ci sono in calendario, giusto per fare qualche esempio, la regata del Santo Patrono e quella di Carnevale, siamo presenti in maniera attiva alla Festa d’Autunno e alla Festa di Primavera, siamo coinvolti nella programmazione delle festività natalizie».

Siete presenti anche in molte cerimonie solenni…

“Certo, come per esempio quella per ricordare i caduti di tutte le guerre. Alzare i remi dalle nostre imbarcazioni è un momento sempre particolarmente toccante ed ha un significato sicuramente più profondo del semplice saluto…».

Altra attività importante dell’associazione è la collaborazione con le scuole.

«Promuovere lo sport tra i giovani è fondamentale per la loro crescita. Abbiamo coinvolto praticamente tutte le scuole del territorio dove abbiamo portato una mascareta e alcuni kayak per una simulazione a terra. Da parte dei ragazzi c’è stata una riposta davvero positiva perché hanno avuto la possibilità di conoscere un mondo a loro sconosciuto anche se è qui, a portata di mano».

Dove si svolge principalmente la vostra attività?

«Escludendo la parte più competitiva, diciamo che per la parte ludica, ovvero quella con il kayak, navighiamo ovviamente il Sile, ma spesso andiamo anche a Punta Sabbioni per le uscite in laguna. E poi abbiamo pagaiato in moltissimi laghi italiani».

Non possiamo poi dimenticare l’evento clou per eccellenza, la Regata Storica.

«Ovviamente. Anche quest’anno saremo presenti con la nostra caorlina, che tante soddisfazioni ci ha dato in passato, e poi avremo due coppie di giovani, dai 13 ai 16 anni, che parteciperanno alla gara delle maciarele, regata di contorno all’evento principale che si svolgerà lungo il Canal Grande. Insomma, spettacolo assicurato».

Sappiamo però che la partecipazione alla Regata Storica verrà anticipata da un appuntamento davvero particolare…

«Sabato 26 agosto c’è in programma presso la sede della Remiera il Disnar dei Regatanti, una cena di buon auspicio che ormai fa parte della tradizione per chi pratica questo sport. Il menù? Semplicissimo, ogni partecipante porta qualcosa!».

Da dove nasce la passione per questo sport?

«Dall’amore per l’acqua e tutto il resto, certamente, ma anche dal significato della parola regata».

Cioè?

«Regata significa battaglia, nelle nostre gare non ci sono corsie che delimitano il percorso delle imbarcazioni, si viene spesso in contatto con un atteggiamento al limite dello scorretto. Questa è l’anima della vera regata, adrenalina pura».

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