Cuore e anima: il Jazz

C’è una musica che non segue regole rigide, che nasce dall’improvvisazione, dal dialogo tra gli strumenti e dalle emozioni pure. È il Jazz, un linguaggio musicale a suo modo complesso ma raffinato e travolgente, capace di emozionare il mondo intero.

Ed è proprio il Jazz il protagonista del prossimo “Sile Jazz”, il festival che animerà Jesolo e altri angoli suggestivi lungo il fiume Sile, portando musica dal vivo in contesti urbani e naturalistici. Ma prima di immergerci nell’evento, facciamo un piccolo viaggio nella storia e nell’anima del Jazz. Il Jazz nasce all’inizio del Novecento nella vivace e contraddittoria New Orleans, città portuale degli Stati Uniti, crocevia di culture, musiche e tradizioni diverse.

Qui, grazie ad un ricco melting pot culturale, la musica africana si fonde con il blues, il gospel, il soul e il ragtime, dando vita a un suono nuovo, imprevedibile, libero. Nasce come voce di ribellione e riscatto per le comunità afroamericane, diventando poi uno stile universale, capace di esprimere gioia, dolore, speranza e malinconia. Protagonisti, oltre alle meravigliose voci degli interpreti, sono il sassofono, il contrabbasso, la tromba, la batteria, spesso usata con delle particolari “spazzole”, e il pianoforte. Ognuno racconta la sua storia, aggiunge dei colori nel quadro della musica, prende vita tra le mani del musicista, con un canovaccio da seguire ma per il resto, puro istinto. Infatti, nel Jazz non esiste un’esecuzione identica all’altra: ogni performance è unica, proprio perché l’improvvisazione è il cuore pulsante di questo stile.