“Joanita”, le melodie d’autore di Joan Thiele
Per tutti sarebbe stato il Sanremo dei personaggi e del gossip, invece è stata l’edizione del non-mainstream. E tra i protagonisti lei: Joan Thiele.
L’artista italo-colombiana ha presentato sul palco dell’Ariston “Eco”, un brano che collega, senza intoppi, sonorità e armonie del nostro passato cinematografico con l’elettronica vintage. Il risultato è un perfetto mix di chitarre elettriche stile western arricchite con effetti pulsanti e metallici e vecchi synth intramontabili. In tutta questa fusione di suoni a spiccare è la voce calda e sensuale di Joan, dotata di una raffinatezza penetrante.
Se questo non bastasse, “Eco” fa parte del suo secondo album, il primo in italiano, chiamato “Joanita”, uscito il 21 febbraio in tutti i distributori. La tracklist è composta da 14 brani, numero inusuale in tempi in cui gli album sono sempre più merce rara, scritti e prodotti dalla stessa Joan Thiele in circa tre anni. E questa dedizione al progetto si sente tutta.
Ascoltando “Joanita” nella sua interezza, si percepisce chiaramente la cura maniacale con la quale ogni canzone è stata prodotta, la scelta dei suoni, delle dinamiche, e di come “Eco” sia una porta d’accesso privilegiata ad un album dal sound unico e riconoscibile.
“Joanita” non è un album di facile ascolto, richiede attenzione e partecipazione, elementi che non siamo tanto più abituati a concedere. Ma l’album ci ripaga di tutto lo sforzo, regalandoci una ricchezza di sfumature e una profondità emotiva che raramente si riscontrano nella scena musicale contemporanea.