Una vita per lo sport, una vita per i giovani

Premiato con la Palma d’Argento del Coni il professor Valter Colbacchini, orgoglio Jesolano

Una vita sempre in pista. Del resto lui è un’autentica leggenda dello sport. Per tutti, dai suoi alunni agli atleti, Valter Colbacchini è “il professore”. Allenatore di varie discipline e autentico educatore di sport. Classe 1938, per decenni professore di educazione fisica alla scuola media Michelangelo di Jesolo Paese, Colbacchini ha legato il suo nome all’Atletica Jesolo Turismo. Ancora oggi coordina l’attività sportiva di un centinaio di ragazzi. Senza contare che tanti dei grandi eventi di atletica leggera organizzati in questi anni sul litorale sono approdati nella nostra città proprio grazie a lui.

Ma il professore ha legato anche il suo nome al Basket Jesolo,  il Basket San Dona e le locali squadre di calcio. Lo scorso marzo è stato premiato dal Coni, che gli ha conferito la Palma d’argento per merito tecnico per l’anno 2020.

Durante la cerimonia della consegna dei premi “Orgoglio Jesolano”, tutti i rappresentanti delle varie discipline presenti, gli hanno tributato un lungo e commosso applauso.

Professore, cosa prova per questo premio?

«Tanta emozione e una grande sorpresa: davvero non ne sapevo nulla».

Rappresenta una sorta di premio alla carriera?

«Effettivamente è tale. E’ la sintesi di tanti anni di attività per i più giovani, è un riconoscimento del quale vado orgoglioso, tenendo conto che la Palma d’oro viene conferita agli allenatori degli atleti che hanno vinto le Olimpiadi..».

Mai dire mai professore…

«Con i miei ragazzi ho vinto di tutto, anche titoli nazionali, ma il successo che mi rende più orgoglioso è un altro..».

Ce lo svela?

«Qualche anno fa incontrai un ex atleta che avevo allenato in passato; fatti i saluti di rito lui mi ringraziò. Gli chiesi il motivo e mi disse che aveva combattuto una battaglia contro il male: secondo i medici aveva il 50% di possibilità di salvarsi. Lui mi disse che tenne duro, che lottò come un leone. Esattamente come quando lo spronavo io al termine della gare che non andavano come speravamo: i compagni vincevano e lui no, ma io gli dicevo di tenere duro e di credere sempre in sè stesso. I risultati sarebbero arrivati. Mi ha confidato che, nel momento più difficile della sua vita, ha fatto propri quegli insegnamenti. Ecco, questa è la mia vittoria più bella».

Sappiamo che a livello sportivo ne conserva un’altra…

«Quando fondai il Basket Jesolo, la squadra era formata solo da miei studenti. Non c’erano grandi aspettative attorno a noi, nella realtà arrivammo in serie B, una categoria inimmaginabile per una squadra formata solo da studenti».

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