Fiera dell’Alto Adriatico 2025: esauriti tutti gli spazi espositivi

SOLD-OUT IN POCHE SETTIMANE. ORA SI LAVORA SUL PROGRAMMA E SUL RISPARMIO ENERGETICO.

“Dichiaro ufficialmente esauriti tutti gli spazi espositivi della Fiera dell’Alto Adriatico 2025”. Con queste parole, cariche di soddisfazione, il presidente di Venezia Expomar Caorle, Raffaele Furlanis, ha comunicato il sold-out raggiunto, quando mancano due mesi dall’avvio della prossima edizione della kermesse organizzata con Associazione Jesolana Albergatori ed i comuni di Caorle e Jesolo e che si terrà dal 26 al 29 gennaio 2025. “In poche settimane dall’avvio delle assegnazioni degli spazi all’interno del PalaExpomar – interviene ancora Furlanis – abbiamo, di fatto, esaurito la disponibilità; gli operatori in Fiera troveranno aziende del mondo Ho.re.ca. conosciute in Italia e all’estero, con conferme, rispetto alle ultime edizioni, degli importanti ritorni e delle qualificanti novità. Cosa significa tutto questo? Che la Fiera dell’Alto Adriatico si conferma ancora una volta e ancora di più come punto di riferimento per le aziende legate all’accoglienza e alla ristorazione.

Ma direi più in generale per il turismo stesso, visto che continua ad essere un momento di incontro e di confronto (anche per istituzioni e associazioni di categoria) sulle tematiche principali, necessarie per delineare e definire il futuro prossimo di questo comparto così importante per l’economia regionale e nazionale”. In questo momento Furlanis ed il suo staff, con i partner (da ricordare la collaborazione dell’Ente Bilaterale e il patrocinio di Regione e Camera di Commercio Industria e Artigianato), sta definendo i dettagli del programma tanto dei momenti di show-cooking e di formazione, quanto di convegni e seminari.

Intanto si sta lavorando anche dal punto di vista strutturale per rendere il PalaExpomar più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Grazie, infatti, a fondi della Regione Veneto, verranno sostituite tutte le luci, con delle speciali luci a led ad alto risparmio energetico. “Ed anche questo – conclude il presidente Furlanis – è un segno concreto di impegno nei confronti dell’ambiente”.

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