Gli Stati Uniti d’Europa

Sponsored

Un progetto giace da più di dieci anni nel cassetto dell’associazione culturale monsignor Marcato, di cui ho l’onore di essere il presidente. Il tema era ambizioso: Jesolo, officina degli Stati Uniti d’Europa. Nasceva da una convinzione: che l’appartenenza all’Europa, Jesolo ce l’ha nel suo Dna. Saremmo diventati quello che siamo (con tutti i nostri errori) se non avessimo saputo aprirsi ai “foresti”, tedeschi e austriaci in primo luogo? Se non li avessimo accolti con autentica ospitalità? Jesolo si è misurata fin da subito con le diversità accogliendole come occasione di reciproca crescita. Forse l’idea dell’Europa era ancora un germoglio, ma Jesolo ha saputo farlo crescere tanto da dedicargli (all’incirca a metà anni ‘70) quel  gioiello di bronzo di Augusto Murer: i giovani d’Europa si incontrano a Jesolo.

È davanti all’ingresso dello Iat – Ufficio informazioni, di piazza Brescia. Da allora siamo diventati l’Unione Europea, con una moneta unica, senza confini. Ma quel sogno degli Stati Uniti d’Europa attende ancora di essere compiuto. Con quel progetto avremmo voluto organizzare, ogni uno o due anni, un momento di confronto tra rappresentanti di diversi Paesi dell’Unione Europea su temi come lavoro, informazione, sanità, istruzione ecc., con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza sul sogno degli Stati Uniti d’Europa. Prematuro il tempo? Forse. Ma quella necessità rimane, visto il modo da rozza tifoseria con cui si sta discutendo un tema fondamentale per l’Unione: la Difesa Comune. Intanto la nostra città potrebbe fare un passo dentro il sogno e definirsi così: Jesolo, città d’Europa.

Assessore poi vice sindaco per una decina d’anni, occupandosi di varie materie,tra cui cultura, turismo ed urbanistica. è stato fondatore e direttore de “La Voce di Jesolo”.

Start typing and press Enter to search