Come difendersi dall’afa e dalle elevate temperature
Alimentazione
Le persone anziane possono non avvertire il bisogno di bere liquidi, per questo motivo vanno incoraggiati ad assumere adeguati quantitativi d’acqua, possibilmente a temperatura ambiente e non gasata. L’alimentazione deve essere leggera con cibi facilmente digeribili. Vanno privilegiati frutta e verdura e i piccoli pasti. Bere poco porta alla disidratazione, quindi gli adulti devono assumere circa un litro e mezzo di acqua al giorno, con specifici distinguo in caso di pazienti affetti da particolari patologie. Particolare attenzione va posta anche ai bambini, specie lattanti, che non possono esprimersi e manifestare il bisogno di bere.
All’aperto
E’ sconsigliato uscire di casa nelle ore più calde, meglio farlo di mattina presto o nel tardo pomeriggio, indossando vestiti leggeri e prodotti con tessuti naturali come cotone e lino; se ci si espone al sole coprire il capo con un cappello. Utilizzare con moderazione ventilatori e sistemi di condizionamento dell’aria.

Condizionatori
Evitare l’impatto diretto con i flussi d’aria prodotti dai ventilatori e condizionatori. Questi ultimi devono essere programmati privilegiando la funzione deumidificante e comunque creando una temperatura solo di poco inferiore rispetto all’ambiente esterno. Può essere utile fare qualche doccia durante la giornata che dà sollievo contro le alte temperature.
In auto
E’ auspicabile non entrare nell’abitacolo della propria auto ed usare subito la massima potenza del climatizzatore: meglio aspettare qualche minuto in modo che l’abitacolo acquisisca una temperatura confortevole ma non eccessivamente bassa. L’esposizione diretta con ventilatori e condizionatori può causare infezioni delle vie aeree o dolori osteo-muscolari.

E DALLE PUNTURE D’INSETTO…
La puntura d’insetto può essere pericolosa specie se colpisce particolari zone del corpo (occhi, labbra, viso, lingua e gola) oppure se ad essere punto è un bambino piccolo o se la persona soffre di forme allergiche. In quest’ultimo caso esiste il rischio del cosiddetto “shock anafilattico”.
Cosa fare
Per prima cosa è necessario rimuovere il pungiglione eventualmente conficcato nella pelle con cautela, servendosi di una pinzetta. Dopo aver disinfettato la puntura la si deve strofinare con un batuffolo con ammoniaca (disattiva il veleno) e poi applicarvi del ghiaccio (rallenta l’assorbimento). Se la persona è stata punta in bocca è necessario farle fare dei gargarismi con acqua fredda salata (due cucchiaini di sale fino in un bicchiere).
In caso di shock
Se la persona appare pallida, sudata, respira male, presenta gonfiore alle labbra ed agli occhi, rivolgersi subito al Pronto Soccorso. Tenete presente che il sudore, la lacca, il gel, il profumo, un abbigliamento di colore vivace, sono fonti di attrazione per gli insetti.