Alexander

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“Il primo cocktail è come il primo amore, non si scorda mai!”

Soprattutto non ti dimentichi il come e il dove. Per il “risultato” stendiamo un velo pietoso.

Il come.

In realtà sin dalla prima shekerata dell’Alexander io, come tanti, ho sempre usato la Crema Cacao Bianca: più bello da vedere e il gusto non cambia. In compenso ho sempre avuto un certo fastidio nel vedere usare, al posto della noce moscata, una spolverata di cacao “a mò” di cappuccino.

In casa ho ancora il primo shaker che ho usato: ha una cinquantina d’anni, è rigorosamente in acciaio inox e formato da tre componenti com’erano a quei tempi gli shaker classici. Regalo del mio primo maestro.

Il dove.

Il dove è di dovere davanti a delle ragazze che l’allora mio maestro, Giancarlo, le aveva invitate a bere un Alexander come se fosse stato un appuntamento tanto ne aveva enfatizzato il profumo di spezie, il gusto pastoso e dolce adatto a delle donne.

Lui le vedeva come ragazze, mentre io, che ero al secondo anno di liceo, le vedevo “grandi” e, infatti… prima volta… prima shekerata, ho versato male nei bicchieri, un po’ di drink è uscito sul banco. Come tutte le “prime volte” un quasi disastro.

Come tutti i miti, anche l’Alexander nasce da storie diverse: chi parla della celebrazione del campione di baseball di Filadelfia Grover Cleveland Alexander nel 1915.

Chi, invece, di New York ed è il nome del bartender che lo crea per la nascita di una nuova linea ferroviaria.

Per arrivare al famoso bartender Harry McElhone che userà il gin come distillato.

Il mitico Alexander

  • 3 cl di Cognac
  • 3 cl di Crema Cacao Scura
  • 3 cl di Crema di Latte
  • Tutto nello shaker e versare in coppetta Martini con un top di noce moscata grattugiata.
  • Versare gli ingredienti in uno shaker pieno di ghiaccio e shakerare molto vigorosamente. Filtrare in una coppetta Martini ghiacciata e guarnire eventualmente con una spolverata di noce moscata.
  • L’Alexander è un cocktail decisamente dolce grazie all’uso del cacao e della panna, con un basso tenore alcolico (inferiore solitamente ai 20° alc.). Tecnicamente è un after dinner classico preparato con la tecnica shake and strain.

Roberto Pellegrini. E' uno dei barman più esperti e noti d'Italia. Si dedica con grande passione alla formazione dei giovani. E' formatore Accademia delle Professioni.

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